Juventus-Napoli: l’analisi degli avversari
Dopo la batosta del Maradona il Napoli ritorna in campo questa sera, nell’anticipo della 15esima giornata di Serie A, ad attendere gli azzurri all’Allianz Stadium la Juventus di Max Allegri, protagonista finora di un campionato ad alti livelli che li vede a sole due lunghezze dall’Inter primatista, ed un vantaggio considerevole sulla squadra di Mazzarri (+9), inoltre i bianconeri arrivano al big match con 9 risultati utili consecutivi, l’ultima sconfitta risale al 23 settembre, in casa però percorso netto, nessuna sconfitta finora in stagione tra le mura amiche.
77 i precedenti tra Juventus e Napoli a Torino, bilancio che sorride nettamente ai padroni di casa, con 47 vittorie a fronte di 21 pareggi e 9 sconfitte, negli ultimi due anni e mezzo però il Napoli ha fatto la voce grossa negli scontri diretti, con 1 pareggio e 3 vittorie, ultima proprio a Torino con il gol allo scadere di Raspadori, il 23 aprile 2023.
Juventus-Napoli: le probabili formazioni
Juventus (352): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, Mckennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa, Vlahovic. All. Allegri
- Ballottaggio tra Alex Sandro e Danilo, con quest’ultimo favorito per una maglia da titolare
- Locatelli pare recuperato, dovrebbe partire da titolare con Nicolussi Caviglia in panchina
Napoli (433): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Natan; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Mazzarri
- Ancora out Mario Rui, Natan riproposto a sinistra come anticipato da Mazzarri in conferenza stampa
- Osimhen non è ancora al 100%, ma le sensazioni sono quelle di una maglia da titolare, “mi dà garanzie”, questa la frase di Mazzarri sull’impiego del nigeriano
Juventus-Napoli: cosa aspettarsi?
La Juventus rappresenta la seconda miglior difesa del campionato (9 gol subiti), la prima in casa (4), è una squadra solida alla quale è difficile fare male, 8 infatti i clean sheet stagionali. Il sistema difensivo della Juventus si basa su una squadra molto bassa (45m circa), ma soprattutto molto corta, il segreto infatti è lì, è difficile avere un palleggio efficace nella metà campo bianconera perché gli spazi sono veramente minimi tra centrocampo e difesa, di media infatti arrivano ad una lunghezza di 27m, dato estremamente positivo che lascia libertà ai centrali avversari di palleggiare, ma non lascia movimento ai giocatori offensivi di scambiare e giocare senza palla tra gli spazi.
Il 352 in fase difensiva passa ad una difesa a cinque, con Kostic e Cambiaso che scalano e Gatti che stringe sulla destra, la coppia d’attacco solitamente evita il pressing alto posizionandosi sulla metà campo.
Uno dei punti di forza di questa squadra sta nell’avere diversi interpreti della doppia fase, su tutti Danilo e Rabiot, che portano qualità a livello offensivo ma sono diventati veri e propri pilastri per Allegri in fase difensiva, con numeri impressionanti per quanto riguarda i duelli vinti oltre il 60% per l’ex PSG, considerando anche i duelli aerei, e oltre il 65% per il brasiliano, con il 78% nei contrasti aerei.
In fase offensiva tanta è la densità creata sugli esterni dalla squadra di Max Allegri, il centrocampo a tre di partenza passa ad un centrocampo con Locatelli (o Nicolussi Caviglia) come perno di centrocampo, con Rabiot che si allarga sulla sinistra e Mckennie che va a raddoppio sull’esterno a destra con Cambiaso, i due sono estremamente abili negli inserimenti, in particolare Rabiot che sfrutta la prateria lasciata da Chiesa che in attacco si allarga lasciando Vlahovic come prima punta singola, quello spazio tra l’esterno e l’attaccante serbo è attaccato dal centrocampista francese che risulta uno dei giocatori più pericolosi in fase offensiva tra i bianconeri, con 1.1 passaggi chiave, 2 gol e 3 assist, il tutto su 55 tocchi con l’87% di precisione.
Rabiot:
McKennie:
I tre centrali si allargano in fase di possesso, in particolare Gatti che sale andando ad occupare lo spazio di Mckennie che nel frattempo si trova largo a destra con Cambiaso, il braccetto in impostazione sostituisce proprio lo statunitense che disponendo di meno qualità ma grande passo e progressione viene usato maggiormente sulle corsie laterali per creare raddoppi e superiorità numerica, Gatti infatti tocca 53.3 palloni di media, con l’86% di precisione, inoltre è estremamente pericoloso nel gioco aereo, 2 i gol segnati e il 68% di contrasti aerei vinti.
Gatti:
In attacco la coppia Chiesa-Vlahovic passa alla punta singola, con il serbo che rimane in posizione centrale, e l’ex viola largo a sinistra, pochi i palloni toccati dai due attaccanti, con una media di 22.2 per il numero 9, e di 33 per il numero 7, a dimostrazione di una squadra che innanzitutto tiene poco il pallone (46%), ma soprattutto coinvolge in manovra esclusivamente le mezz’ali e gli esterni, con gli attaccanti sempre più isolati a fare reparto, motivo dei pochi gol segnati (22), i due rappresentano i capocannonieri della Juventus con i 5 gol di Vlahovic e i 4 di Chiesa, nonché i giocatori che concludono di più in porta (2.4 conclusioni di media), ma la sensazione è che il potenziale offensivo sia ancora inespresso in parte, non ricevono aiuti da parte della squadra che difficilmente si alza per manovrare con tanti uomini nella metà campo avversaria, e avendo poco palla gli attaccanti ricevono pochi palloni da gestire, Chiesa grazie al suo talento e alla sua velocità in 1 vs 1 riesce comunque a essere pericoloso in costruzione (1.2 passaggi chiave), ma il confronto con la nazionale (46 palloni toccati di media) dimostra come potrebbe giovare di più con un gioco più incentrato alla manovra offensiva e all’occupazione degli spazi con più giocatori a supporto, con la maglia azzurra infatti ha praticamente raddoppiato le sue statistiche in manovra arrivando a servire 2 passaggi chiave per partita.
Il match promette una posta in palio decisamente importante, il Napoli deve rilanciarsi e soprattutto non deve perdere di vista l’obiettivo minimo, il quarto posto; la Juventus con i tre punti allungherebbe in maniera quasi definiva sui partenopei e scavalcherebbe almeno per una notte l’Inter. I dettagli faranno la differenza, l’attenzione degli ospiti dovrà essere massima, la Juventus costruisce poco ma è una squadra decisamente cinica, ogni disattenzione difensiva, e sono diverse quest’anno per il Napoli, potrebbe essere decisiva, attenzione inoltre ai piazzati, la Juventus segna il 27% dei propri gol proprio da situazione di calcio piazzato, avendo nei propri giocatori un’importante fisicità. Dal punto di vista dell’approccio al match, bisognerà accettare di giocare sporco per la squadra di Mazzarri, palleggiare all’Allianz e farlo con qualità ed efficacia è missione praticamente impossibile, i duelli fisici, le seconde palle, i contrasti a terra, queste le situazioni che indirizzeranno il match verso la squadra più pronta a sporcarsi le mani in una partita in cui usare il fioretto equivale al consegnarsi in partenza.