Domenica 30/04/2023. Una data che, verso le 16.45 di questo pomeriggio, potrebbe diventare storica per Napoli squadra e città. Nessuna certezza. Servirà attendere il risultato di Inter Lazio, in programma alle 12.30 al San Siro. La mancata vittoria dei biancocelesti allenati da Maurizio Sarri, regalerebbe ai ragazzi di Luciano Spalletti il primo match-ball scudetto. In un Maradona che si preannuncia infuocato e carico di passione. I ragazzi delle due curve hanno caricato ulteriormente l’ambiente: tutti allo stadio con bandiere e vessilli azzurri. Pronta una sventolata storica.

Spalletti effettuerà due cambi rispetto all’undici sceso in campo dall’inizio a Torino. Torneranno Rrahmani e Zielinski in luogo di Juan Jesus e Ndombele. Sulla corsia offensiva destra ci sarà ancora Lozano. Nessuna fretta per il recupero di Politano, fuori dalla lista dei convocati insieme a Mario Rui. C’è Elmas che può giocare tranquillamente in quella posizione. Per l’attacco – intanto – è tornato disponibile anche Simeone.

Il Napoli farà la partita

Gli ospiti, molto probabilmente, lasceranno il pallino del gioco in mano agli azzurri. I due centrali avranno la possibilità di portare palla fino alla linea di metà campo, per poi scegliere la strategia migliore per iniziare la manovra. Paulo Sousa potrebbe piazzare un uomo (Candreva) su Lobotka. Lo slovacco dovrà essere bravo a trovare gli spazi giusti per arginare questa marcatura. Grande lavoro per i due terzini Olivera e Di Lorenzo. Spalletti, infatti, gli chiederà di restare più stretti in fase di costruzione, per aiutare e collaborare proprio con il mediano, e di posizionarsi frequentemente dietro la linea dei centrocampisti granata. E’ proprio in quella specifica zona di campo, ed anche sugli esterni, che il tecnico azzurro intravede la possibilità di colpire la Salernitana.

I calciatori sanno bene a cosa andranno incontro nel match odierno. Si troveranno di fronte una squadra aggressiva, soprattutto nei due braccetti (probabilmente Daniliuc e Pirola) del terzetto difensivo. 5-3-2 in fase di non possesso: reparti stretti, blocco squadra compatto a difesa della propria area di rigore, e raddoppi sugli esterni. Il tecnico portoghese si attende un lavoro di grande sacrificio anche da parte degli attaccanti. 3-4-2-1 in fase offensiva. Diversi ballottaggi tra le fila granata: Sousa ha 4 calciatori importanti diffidati (Bradaric, Vilhena, Piatek, Gyomber), quindi potrebbe decidere di rinunciare a qualcuno. La manovra potrebbe svilupparsi molto per vie centrali, alla ricerca dei due uomini di attacco posizionati dietro la prima punta. Tra questi c’è Candreva, vero jolly della squadra, abile a svariare su tutto il versante offensivo. Molto spesso si abbassa anche sulla linea di centrocampo per supportare l’azione. Kastanos l’equilibratore del gruppo. Attenzione sulle corsie esterne con i vari Bradaric e Mazzocchi, calciatori dotati di grande spinta. Dubbi in attacco: potrebbe spuntarla Dia, anche lui un elemento dalla grandissima velocità e molto funzionale nell’attacco alla profondità.

Servirà calma e pazienza. Nessuna frenesia. La strategia resterà sempre la solita: giro palla preciso, diretto e veloce, posizionamento e ricerca degli uomini tra le linee (anche con i terzini), possibilità di sfruttare le corsie esterne per eventuali cross o per riportare il pallone al limite dell’area, tentando l’arma del tiro da fuori, visto che i granata si schiacciano molto verso la porta quando devono difendere. La linea granata difficilmente concederà la profondità ad Osimhen, quindi il nigeriano, oltre che sfruttare tutte le sue altre qualità, dovrà essere bravo a ricevere e proteggere palloni in zona area di rigore. In fase di non possesso, solita richiesta di pressing feroce in zone alte di campo.

Analisi palle inattive: i granata difendono utilizzando la marcatura ad uomo. Sono state provate delle situazioni di gioco, principalmente da corner, per liberare – attraverso dei blocchi – un terzo uomo (Osimhen e Rrahmani i prescelti) in zona dischetto.

Napoli Salernitana è la partita dei Napoletani

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Lo sport è una sfida continua, una battaglia contro te stesso, ma anche una fonte di grande soddisfazione. Non importa se sei un principiante o un atleta professionista, ogni giorno devi trovare la motivazione per superare i tuoi limiti.

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Non importa quale sia la disciplina sportiva, la motivazione è la chiave per raggiungere il successo. Costanza, dedizione e non lasciare mai che i sogni si dissolvano. L'impegno massimo rende campioni. Proprio come accaduto al Napoli.