Nel mentre si attende l'esito del rinvio per determinazione del processo plusvalenze, il Procuratore federale Giuseppe Chinè ha deferito al Tribunale Federale Nazionale la Juventus gli ex dirigenti del club bianconero (Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici inclusi) per le manovre stipendi relative alle stagioni 2019-20 e 2021-22 e per i rapporti controversi intrattenuti con agenti e vertici di altre società che, si presume, abbiano violato il principio di lealtà sportiva.

Sul caso, interviene a gamba tesa il Presidente della Figc Gabriele Gravina che, stando alle dichiarazioni riportate su Tuttosport, si schiera apertamente in difesa della Juve: "Noi abbiamo, da dirigenti del calcio italiano, un obbligo, salvaguardare il valore del brand del calcio italiano e internazionale e credo che la Juve sia uno dei riferimenti importanti del calcio internazionale e nazionale. Quindi la giustizia segue il suo corso, il presidente della Federazione deve fare sintesi tra i diversi interessi, e per noi l’interesse fondamentale è recuperare in termini di credibilità quello che è un brand straordinario che è quello della Juventus".

Non sfuggano ai lettori le tempistiche dell'intervento di Gravina, che fanno seguito alle critiche da parte del governo al club di proprietà della Exor, che si era esposto nei giorni scorsi con il Ministro dello Sport Andrea Abodi e quello all'Economia, Giancarlo Giorgetti.