Napoli-Inter: probabili formazioni e analisi del match

Manca poco a Napoli-Inter, big match della ventisettesima giornata di Serie A in programma alle ore 18 allo stadio Maradona. Una partita fondamentale in chiave classifica, ma non decisiva, che potrebbe incanalare gli equilibri del campionato forse soltanto in caso di colpo esterno da parte dei nerazzurri. Tuttavia, la lotta per il titolo si fa sempre più avvincente, non dimenticando l'Atalanta che è riuscita a rientrare nel gruppo delle squadre in corsa. Gli azzurri arrivano all'appuntamento nel momento più delicato della stagione e con alcune defezioni importanti: in settimana si è infatti infortunato anche Anguissa, che va ad aggiungersi alla già pesante assenza di Neres. La squadra di Conte dovrà quindi fare affidamento su altre risorse. Anche l'Inter presenta delle assenze, ma si tratta principalmente di giocatori che fanno parte delle seconde linee. Simone Inzaghi punterà sulla consolidata formazione tipo per affrontare questo confronto cruciale.
Napoli-Inter: Probabili formazioni
Antonio Conte si avvia verso la conferma del 3-5-2 per la terza partita consecutiva. Sulla fascia sinistra, Leonardo Spinazzola sembra essere in vantaggio rispetto a Mathias Olivera per il ruolo di quinto, mentre a centrocampo il ballottaggio è tra Billing e Gilmour. Entrambi si giocano una maglia da titolare, con il tecnico partenopeo che deciderà in base alla forma ed alle necessità tattiche per la partita.
Dall’altra parte, Simone Inzaghi potrà contare sulla formazione tipo per la gara del Maradona: il tecnico ex Lazio, durante la conferenza stampa della vigilia, non ha escluso un possibile cambio di modulo dal primo minuto o a gara in corso, con l'adozione della difesa a 4. Da valutare l’impiego di Bisseck. Inoltre, non ha confermato se Thuram sarà titolare dal primo minuto. Le sue parole lasciano dubbi sul fatto che siano veritiere o frutto di una semplice pretattica.
Napoli-Inter: Analisi dell’avversario

L'Inter non ha bisogno di particolari presentazioni, parliamo di una squadra solida e ben strutturata, con un modulo consolidato nel tempo che le permette di essere competitiva su più fronti. La rosa ampia e di qualità è uno dei punti di forza dei nerazzurri, che possono contare su una profondità di panchina in grado di affrontare gli impegni ravvicinati senza perdere efficacia. In un campionato dal finale ancora tutto da scrivere, l'Inter resta sicuramente la principale favorita per la vittoria del titolo. Analizzando la squadra, l'assenza di Sommer in porta non sembra aver avuto ripercussioni particolarmente negative. Lo spagnolo Josep Martinez, infatti, si sta rivelando una valida alternativa, offrendo solidità tra i pali e contribuendo anche alla fase di costruzione del gioco. Le sue ottime abilità con i piedi gli permettono di dare continuità al lavoro che svolgeva l'esperto portiere svizzero ora fermo ai box. L'Inter ha diversi modi di sviluppare la manovra, alternando indistintamente sia costruzione bassa che lunga. Come accennato in precedenza, l'uso del portiere è frequente: il numero uno nerazzurro ha il compito di cercare le imbucate giuste sia nel centro del campo che sulle zone laterali, con particolare attenzione alla fascia destra, dove si sfrutta la fisicità di Dumfries. La manovra si presenta molto fluida in fase di costruzione, che al di là del modulo scelto, avviene sia con una disposizione a tre che a quattro. I giocatori tendono a muoversi continuamente cercando di non fornire punti di riferimento all'avversario. Non è raro vedere Acerbi e Bastoni alzarsi in mediana, mentre Calhanoglu e Mkhitaryan sono sempre pronti ad abbassarsi per supportare la fase di costruzione. Un ruolo fondamentale è ricoperto da Barella, che si distingue per il suo lavoro instancabile nella doppia fase. Oltre alle grandi doti da "invasore" dell'area avversaria, è sempre efficiente nel fornire ulteriori opzioni in uscita, abbassando il suo raggio d'azione quasi come un terzino destro. Le corsie laterali rappresentano un altro punto di forza per i nerazzurri: Dumfries a destra e Dimarco a sinistra saranno due minacce costanti per la retroguardia partenopea. Da un lato, l'olandese offre fisicità, velocità ed esplosività; dall'altro, il laterale della Nazionale italiana si distingue per la sua corsa, la qualità dei cross, e per un un piede molto educato, capace di creare occasioni pericolose in ogni situazione. Passiamo all'attacco, con il temibilissimo duo Lautaro Martinez-Thuram, un mix perfetto di caratteristiche che si completano a meraviglia. Lautaro è il calciatore che più si abbassa nella costruzione della manovra, dando così supporto alla squadra in fase di possesso. Thuram, d'altro canto, è un giocatore che predilige maggiormente l'attacco alla profondità, sempre pronto a sfruttare gli spazi in avanti. Entrambi hanno un grande senso del gol e la capacità di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Velocità, tiro dalla distanza, senso del gol, gioco aereo e tecnica, tutte qualità che rendono questa coppia d'attacco una delle più temibili da fronteggiare per gli avversari.
In fase di non possesso, l'Inter di solito si difende con il 5-3-2, con le due punte Lautaro e Thuram molto vicine tra loro. Le due mezzali, Barella e Mkhitaryan, sono sempre pronte ad uscire sui costruttori di gioco laterali per interrompere e cercare di recuperare il possesso. Quando la squadra decide di intensificare il pressing, in particolare sulla prima costruzione avversaria, Di Marco e Dumfries si alzano in zona d’attacco, creando di conseguenza una disposizione tattica simile ad un 3-1-4-2.
Le scelte di Conte: ballottaggio Billing-Gilmour per sostituire Anguissa
Prima di analizzare il match odierno, facciamo un passo indietro e torniamo alla partita d'andata, quando il Napoli, schierato con il 4-3-3, riuscì a contenere abbastanza agevolmente le offensive nerazzurre, soprattutto nel primo tempo. La squadra si dispose in fase di non possesso con un 4-5-1, con Politano a svolgere un ruolo fondamentale, alternandosi tra centrocampo e difesa per contenere le discese di Bastoni. Grazie ad una prestazione solida e coraggiosa, caratterizzata da duelli intensi e marcature uomo su uomo, il Napoli riuscì a portare a casa un prezioso punto dal Meazza. La grande attenzione difensiva, unita alle eccellenti prestazioni di Buongiorno e Rrahmani, annullò praticamente le incursioni di Lautaro e Thuram. Alcuni elementi significativi della partita disputata al Meazza, quindi, dovranno essere riportati fedelmente in quella che si giocherà al Maradona. È evidente che con il 3-5-2 si modificano alcune dinamiche di gioco, sia in fase di pressione che in quella difensiva, rispetto al 4-3-3. Ascoltando le dichiarazioni di Conte in conferenza stampa, sembra che Spinazzola debba essere favorito rispetto ad Olivera per il ruolo di quinto a sinistra. Un altro dubbio riguarda il sostituto di Anguissa, con una scelta da fare tra Billing e Gilmour. Il tecnico azzurro dovrà decidere se puntare sulla fisicità e sulle doti da invasore del danese, come visto contro il Como, o sulle qualità tecniche di palleggio dello scozzese. Il fatto che Conte veda bene un calciatore offensivo con le caratteristiche e fisicità di Raspadori da mezzala qualitativa, capace di inserirsi e con ottimi indici di chilometri percorsi, non chiude le porte ad un impiego di Gilmour. L'ex Brighton, infatti, pur essendo un play di natura, potrebbe essere in grado di offrire una prestazione ottimale anche nel ruolo di mezzala, alzando sia il tasso tecnico che quello quantitativo: in alcune partite passate ha infatti raggiunto i 12 km percorsi. Al di là della scelta del modulo e dei singoli calciatori, l’eventuale presenza di Gilmour potrebbe modificare significativamente la fase di costruzione durante la stessa partita, portando magari McTominay più vicino a Raspadori e Lukaku. Tuttavia, il punto cruciale dell'intero match risiederà nell'intensità, nella determinazione a lottare e nella capacità di vincere i duelli uomo su uomo. Servirà un Napoli completamente diverso rispetto a quello visto nel secondo tempo di Como. Conte si aspetta una reazione decisa da parte dei suoi ragazzi in una partita che si preannuncia tesa ed equilibrata, dove ogni dettaglio potrebbe fare la differenza. In fase di non possesso, sarà fondamentale l'apporto dei due quinti, Politano e Spinazzola, che dovranno coprire l'intera fascia lavorando sulla doppia fase. L'intera squadra dovrà mantenere la giusta compattezza difensiva anche nei momenti in cui sarà chiamata a difendersi, evitando di concedere spazio agli ottimi tiratori dalla distanza dell'Inter, come dimostrato dal gol subito all'andata. Massima attenzione anche sulle situazioni da palla inattiva, dove i nerazzurri sono molto pericolosi grazie alla presenza di ottimi battitori e saltatori.