A tre giornate dal termine, quello di oggi è stato l’ultimo ed emozionante fanalino di coda per il Napoli di mister Spalletti. Al tempio di Fuorigrotta questa volta è compito dell’Inter schierare il ‘picchetto d’onore’ per i neo Campioni D’Italia.

Di fronte il fascino di due grandi squadre ma con realtà ben diverse. Il Napoli ha già cucito sulle maglie il tricolore per la prossima stagione è vincere contro i neroazzurri è stato un obiettivo a cui il mister Spalletti non ha voluto rinunciare, e per l’occasione ha scelto i suoi uomini migliori, quelli più in forma, quelli che anche a partita in corso, hanno cambiato le sorti del match. Battere l’Inter tra le mura di casa ha significato aver battuto tutte le squadre del campionato in questa stagione. Ad attendere il Napoli, poi, ci saranno Bologna e Sampdoria, ma saranno dei rendez-vous che serviranno solo per prolungare la festa.

Per l’Inter, invece, non erano ammessi margini di errore, per aggiudicarsi un posto in Europa, quella che conta, anche per il prossimo anno. Con cinque vittorie consecutive e la conquista della finale di Champions, la rendono la squadra più in forma del momento e vincere contro al Napoli avrebbe significato non solo diventare l’unica squadra in grado di battere due volte gli azzurri nell’arco di questa stagione, ma anche mantenere cinque lunghezze di vantaggio sul Milan in ottica Champions.  Invece, sarà la finale di Istanbul contro il City a decidere le sorti per uomini di Simone Inzaghi.

Ormai è di routine il Sold Out al Maradona per una Napoli in festa. Una gara nella gara, perché in campo c’è Victor Osimhen che, con gli attuali 23 gol e a tre giornate dalla fine, vuol rafforzare il primato nella classifica marcatori di serie A, distanziando così Lautaro Martinez, oggi grande assente di turno.

Il fischio di inizio dell’arbitro Marinelli è preceduto da un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell’alluvione in Emilia-Romagna. Tanti applausi da parte dei tifosi presenti.

Parte il match con Zielinski che manovra il primo pallone. Un Inizio assalente da parte dei padroni di casa che tengono l’Inter costretti nella propria metà campo.

Prima occasione la 12esimo per gli azzurri con Anguissa, che sfrutta uno schema su calcio di punizione ma manda di poco al lato con Onana battuto.  Dopo qualche minuto, ancora il camerunese ci riprova dal limite dell’area; gira al volo di sinistro ma la palla sfiora di poco il palo.

La prima frazione di gioco è stata caratterizzata da un forcing offensivo da parte degli azzurri, con l’ Inter in evidente difficoltà nella fase di costruzione, costretta più volte a commettere fallo per fermare il gioco del Napoli che, in più occasioni, prima con Kvaratskhelia e poi con Osimhen, strozza l’urlo del Maradona. Da segnalare l’espulsione di Gagliardini che, dopo l’ennesimo fallo, ha rimediato una doppia ammonizione.

Nella ripresa la musica non cambia e i padroni di casa vanno vicinissimo al vantaggio col capitano ma, questa volta, l’estremo difensore interista si fa trovare pronto alla respinta.

L’Inter prova ad uscire dal pressing continuo del Napoli chiamando in causa Lukaku che però spesso si trova isolato in attacco.

Al 59esimo gran tiro da fuori area di Zielinski ma la palla va oltre la traversa. Il match continua a trazione anteriore ma i Campioni d’Italia non trovano lo specchio della porta.

Al 67esimo arriva il tanto atteso boato del Maradona. Anguissa raccoglie in area l’assist del compagno Zielinski e, in girata, piazza la palla alle spalle di Onana: 1 a 0 per il Napoli.

Al 79esimo viene annullato un gol al Napoli. Marinelli si rende protagonista annullando un gol regolare a Simeone per un presunto fallo di Zielinski su D’ambrosio. E come vuole la regola del calcio, a gol mancato, un gol viene fatto. Lukaku sfrutta un assist di Federico Dimarco che, di destro, pareggia i conti.  1 a 1 e palla al centro.

Ma Napoli è una città magica, che vuole sempre regalare emozioni ai suoi tifosi. E così, il tempo di riorganizzare le squadre a centrocampo e il capitano Di Lorenzo realizza il 100esimo gol per il Napoli in questa stagione con un gran tiro nel set da fuori area, imparabile per Onana.

E le emozioni non finiscono mai. In pieno recupero è la volta di Gianluca Gaetano che realizza il suo primo gol con la maglia del Napoli. Una emozione accompagnata dai 50mila presenti allo stadio che gridano il suo nome al richiamo dello spiker Bellini, il nostro ‘decibel’.

Finisce 3 a 1 e Napoli ringrazia. Un finale emozionante tra gli abbracci dei protagonisti in campo. E come consuetudine nel tempio del Maradona cominciano cori di festa.

Oi vita oi vita mia.. è questo il canto di gioia innalzato da tutti, è questo il coro che nei decenni trascorsi accompagna i suoi beniamini. Lo ascolteremo ancora per altre emozioni, sempre ed ovunque. Nel frattempo la festa continua…


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