Napoli-Milan: probabili formazioni e analisi del match

Terminata la sosta per le Nazionali, la Serie A riparte con le ultime nove giornate di campionato, pronte a regalare emozioni e colpi di scena ai tifosi di ogni squadra fino all'ultimo minuto. Domenica cruciale per il Napoli, atteso dal big match contro il Milan nel posticipo serale al Maradona. Gli azzurri scenderanno in campo dopo Atalanta e, soprattutto, Inter, con l'obiettivo di dare una risposta concreta dopo il passo falso di Venezia. Un test decisivo per misurare crescita e tenuta mentale della squadra di Conte in questa fase chiave della stagione. Dall'altra parte, i rossoneri vedono il quarto posto allontanarsi sempre di più, complice il colpo esterno del Bologna a Venezia che porta il distacco a nove lunghezze di distanza. La testa, inoltre, dovrà essere rivolta anche al derby di Coppa Italia, in programma mercoledì e valido per l'andata delle semifinali.
Il punto in casa Napoli
Antonio Conte è stato categorico in conferenza stampa: in campo andrà solo chi è in forma e in grado di offrire le giuste garanzie in questo importante momento della stagione. Buone notizie sul fronte Neres, completamente recuperato, mentre persistono alcune difficoltà per Anguissa, che tuttavia dovrebbe essere a disposizione almeno per la panchina. Nessuna chance invece per Spinazzola, escluso dalla lista dei convocati. Il tecnico azzurro non si è sbilanciato sul piano gara da attuare per affrontare il Milan, ma è chiaro che i ritorni di Neres ed Olivera offrono la possibilità di riproporre il collaudato 4-3-3, una soluzione che potrebbe essere utilizzata sia dall’inizio o, più verosimilmente, a gara in corso. L’ipotesi più accreditata resta quella di confermare l’assetto tattico visto nelle ultime uscite: un 4-2-3-1 con Raspadori a supporto di Lukaku e McTominay a giostrare sulla trequarti sinistra. In mezzo al campo, l’assenza di Anguissa verrà coperta ancora una volta dalla coppia Lobotka-Gilmour. La vera novità riguarda Olivera: con l’uruguaiano in campo potrebbero tornare i classici tagli interni, con scambi di posizione frequenti sulla corsia sinistra insieme a McTominay e Neres, offrendo così nuove soluzioni offensive. A destra, invece, gli stessi compiti saranno affidati a Di Lorenzo, chiamato a stringere la propria posizione per attirare Theo Hernandez verso l’interno e liberare spazio in ampiezza per Politano. Un’accortezza tattica che potrebbe rivelarsi preziosa, considerando che sulla corsia sinistra rossonera agirà uno tra Leao e Joao Felix, calciatori non sempre inclini ai ripiegamenti difensivi. Contro una squadra che difende con una linea molto alta, è probabile che la partita sia stata preparata anche per sfruttare la profondità e gli spazi alle spalle della difesa. Sarà fondamentale avere pulizia nelle uscite per superare la prima pressione rossonera e, al tempo stesso, la capacità di verticalizzare rapidamente verso gli uomini offensivi. Il primo gol messo a segno da Lukaku nella seconda sfida contro l'Ucraina, ha messo in risalto una dote dell'attaccante belga che va sfruttata anche in ottica Napoli. Romelu non va servito sempre e solo spalle alla porta, ma pure quando ha la possibilità di guardarla. In questo contesto, un ruolo chiave potrebbe averlo Gilmour, il cui dinamismo e precisione nei passaggi saranno determinanti per innescare le ripartenze. Fase di non possesso: anche in questo caso, Conte ha già messo tutti in guardia: ci saranno momenti di gara in cui sarà necessario soffrire tutti insieme con compattezza e sacrificio. Fondamentale come sempre il contributo di Politano, chiamato al solito lavoro di copertura per supportare Di Lorenzo sulla corsia destra.
Il punto in casa Milan

Rosa quasi al completo per Conceicao, fatta eccezione per Emerson Royal (out per infortunio) e Musah (fermo per squalifica). Il tecnico portoghese dovrebbe scegliere tra il 4-2-3-1 e il 4-3-3, modulando il posizionamento di un centrocampista in fase di possesso. Davanti a Maignan, linea difensiva composta da Walker sulla destra, Gabbia al centro insieme a uno tra Thiaw e Pavlovic, con Theo Hernandez a sinistra. A centrocampo, possibile novità Loftus-Cheek, che potrebbe essere impiegato da centrocampista puro o trequartista nel caso di un 4-2-3-1. Con questa disposizione, il duo in mediana sarebbe composto da Bondo e Reijnders. In attacco: Pulisic a destra, ballottaggio Leao-Felix a sinistra, con Abraham in vantaggio su Gimenez per il ruolo di prima punta. A livello tecnico-tattico, il Milan è una squadra complessa da interpretare, caratterizzata da un gioco spesso altalenante. I rossoneri possono andare in seria difficoltà, concedendo occasioni da gol e subendo tante ripartenze, ma al tempo stesso possiedono la capacità di cambiare rapidamente l’inerzia della partita a proprio favore. L’equilibrio non è sempre il punto di forza della squadra, risultando talvolta vulnerabile in fase difensiva e facilmente attaccabile. Linea sempre alta, pressioni non sempre sincronizzate e spazio tra i reparti. Tuttavia, in fase offensiva il Milan può contare su giocatori di grande qualità, in grado di colpire chiunque, specialmente quando si trovano nella loro giornata migliore. Scontato citare l'asse sinistro Theo-Leao, un punto di forza imprescindibile, così come l'immensa qualità di Pulisic, capace di accendere la manovra offensiva con accelerazioni e dribbling. Fondamentali anche le geometrie di Reijnders, mezzala dinamica ed intelligente, e la freddezza sotto porta di Santiago Gimenez, sempre pronto a finalizzare le occasioni che gli capitano. Tecnica e qualità anche nei piedi del portoghese Joao Felix. Impossibile, infine, non menzionare il francese Mike Maignan, un portiere di livello assoluto, decisivo sia tra i pali con le sue parate che nella costruzione dal basso grazie alla sua buonissima abilità con i piedi.