Ultras Inter e Milan:si va verso il processo sportivo ad aprile

La Procura federale sta procedendo rapidamente con le indagini sul processo ultras, che fa parte della giustizia sportiva dell'inchiesta Doppia Curva avviata dai pm di Milano. Gli imputati nella parte penale sono gli ex leader delle curve di Inter e Milan, Marco Ferdico e Andrea Beretta per la Nord dell'Inter, Luca Lucci per la Sud del Milan, e altri 16 ultras arrestati il 30 settembre 2024, accusati di associazione a delinquere con l'aggravante mafiosa per i tifosi interisti.
Caso Ultras: le novità sul fronte sportivo
Sul fronte sportivo, il capo della Procura della FIGC, Giuseppe Chinè, dopo gli arresti ha richiesto alla Procura milanese i documenti dell'inchiesta, che ammontano a circa 15.000 pagine, comprensive degli interrogatori di calciatori e dirigenti svolti a Milano nei mesi precedenti. Chinè ha chiesto ulteriori interrogatori, coinvolgendo anche gli SLO (Supporter Liaison Officer) dei due club, che sono intermediari tra le tifoserie e le società.
La prossima settimana verranno tirate le somme del processo e saranno redatti gli avvisi di conclusione delle indagini, che precederanno i deferimenti. Gli avvisi con le contestazioni dovrebbero partire entro la prima settimana di marzo. Da quel momento, chi riceverà l'avviso, che sia la società o un tesserato, avrà 15 giorni per essere interrogato, presentare difese o chiedere un eventuale patteggiamento per ridurre la pena. Dopo questo periodo, si procederà con i deferimenti.
Se le contestazioni fossero più gravi del previsto e i tesserati di Inter e Milan decidessero di non patteggiare, il processo sportivo si svolgerà in primo grado ad aprile e, se necessario, in secondo grado a maggio. L'avviso di chiusura indagini riguarderà principalmente chi è già stato ascoltato a Milano, sebbene alcune posizioni siano ancora in fase di valutazione da parte di Chinè.
Caso Ultras per Inter e Milan, si cerca di concludere con buonsenso
L'intenzione è di chiudere la stagione senza incertezze, soprattutto per quanto riguarda i possibili legami tra alcuni tesserati di Milan e Inter (le posizioni più a rischio sono quelle di Calhanoglu e dell'ex rossonero Calabria) e certi gruppi ultras. Il Codice di Giustizia Sportiva non tollera tali situazioni e, in un momento delicato come questo, è essenziale fare chiarezza al più presto.