Avrei voluto scrivere questo pezzo qualche settimana fa, ma, si sa, il (padre) tempo è tiranno: per fortuna mi sono già "esposto" pubblicamente dopo Salernitana-Napoli del 21 gennaio e nel podcast fatto proprio da queste parti il 2 febbraio.

Non è più questione di "se", ma di quando il Napoli vincerà lo scudetto. Una cosa che va ben al di là del vantaggio rassicurante, ma frutto di quello che ha dimostrato la squadra dalla prima giornata, una consapevolezza che pone le basi nella scorsa stagione - non dimentichiamo i diversi infortuni e uno Spalletti appena arrivato - assieme alla volontà di non lasciare al caso nessuna partita, ignorando completamente quella scaramanzia a noi tanto cara. Dalla maglietta-trash col bacio riproposta con la Cremonese dopo la sconfitta in Coppa Italia fino alla recentissima vittoria di venerdì 17 sul campo ostico del Sassuolo.

E quindi, anziché essere bloccati da parole che si fanno fatica a pronunciare e 'rattate di ogni sorta, non è meglio godersi ogni partita rimanente come una festa, anziché aspettare solo la matematica per far esplodere la propria gioia?

La mia impostazione in tal senso è stata emblematica, quest'anno: sono abbonato in Curva B al Maradona ma vivo in Umbria, ad oggi i trasferimenti in macchina o treno sono costati tre volte l'abbonamento stesso. Il pre partita è quasi più bello o meglio divertente della partita stessa, anche perché non vi è ovviamente tensione.
Si fa gara ad essere ore prima fuori lo stadio, si condivide mangiare e bere, si conoscono nuove persone, in un melting pot di culture favoloso durante il quale appaiono tifosi di altre squadre in visita a Napoli, Youtuber coreani che immortalano tutte le partite, tifosi georgiani che festeggiano in ogni dove.
Un'atmosfera fantastica, un influsso di conoscenza ed esperienza che ti marchia a fondo.

"A Napoli festeggeranno per due mesi, scuole chiuse e fuochi d'artificio"

Al di là degli sfottò o dell'ignoranza da parte di chi non ha mai messo piede fuori dal proprio condominio, personalmente vorrei festeggiare molto di più di due mesi, in ogni momento da qui al prossimo campionato.

Perché, statene certi, a Napoli, in Campania e in Italia i tifosi continueranno a portare la pagnotta a casa, a dover far quadrare conti e "riscontri" che la vita gli riserva. Ma - fortunatamente - esiste anche la passione, la quale ci permette di evadere dagli oneri quotidiani consentendoci di sorridere, cantare e festeggiare ogni volta possibile, mentre qualcun altro starà sfogando la propria frustrazione calcistica, e non, sui social, vantandosi - con piglio migliore - il grado di affrontare la vita di tutti i giorni.

Piccolo intervallo sulla Champions League: qui è tutta n'ata storia, il livello si alza notevolmente e, data la natura della competizione basata su scontri diretti, a contare saranno l'esperienza, la qualità assoluta (e sono presenti almeno 2-3 squadre di livello stellare) e anche un bel po' di fortuna negli episodi singoli: giochiamocela, proviamo ad andare più avanti possibile con della sana ansia da tifosi.

Concentriamoci sulla Serie A e sullo SCUDETTO: godiamoci il viaggio, festeggiamo e abbracciamoci quando sarà, così i nostri ricordi sportivi saranno ancora più memorabili.

[Crediti | Foto: Elpidio di Napoli (copertina), Antonio Fucito]