Si è conclusa Napoli-Milan allo Stadio Maradona, partita valevole per la decima giornata della Serie A 2023-2024. Gli azzurri hanno pareggiato 2-2 in rimonta mostrando grande forza di volontà e determinazione.

Napoli-Milan, i voti del match

Di seguito i voti di Napoli-Milan.

Napoli

Meret: 6. Quella malsana abitudine di andare a due centimetri dai miracoli...

Di Lorenzo: 6. Nel primo gol subito manca la sua diagonale, il secondo tempo lo salva dall'insufficienza.

Rrahmani: 4. Pronti via ed è già chiamato agli straordinari su Giroud. Poi sembra dire: "Il mio lavoro qui è finito" e lo lascia libero di staccare senza patemi. (Dal 45' Ostigard: 6.)

Natan: 5. Miglior attore non protagonista della catastrofe annunciata del primo tempo.

Rui: 5,5. Interrompe una lunga serie di gare all'insegna della sufficienza (Dal 45' Olivera: 6.)

Elmas: 5. Non esattamente il modo giusto per sfruttare un'occasione concessa da un allenatore che proprio non ti inquadra. (Dal 45' Simeone: 6,5.)

Lobotka: 6. Se si trova da solo contro tre a causa di banali imbucate e se si trova a dover impostare con lanci improbabili non è di certo colpa sua.

Zielinski: 6,5. Nel primo tempo sbaglia, abbozza, balbetta. Poi ritrova luce, quando per un quarto d'ora si capisce che certi palloni siano suoi e non del regista. La punizione del secondo gol se la guadagna lui: dove tutti gli altri vedono una palla persa e di cui liberarsi frettolosamente, lui vede una finta. Di classe. (Dal 77' Anguissa: 6.)

Politano: 7,5. È la sua partita, quella contro i rossoneri. Nel primo tempo se ne divora uno, poi se ne inventa uno da campione e suona la carica. Quanto fai bene a questo Napoli, Matteo. Non puoi neanche immaginarlo. (Dall'82' Zanoli: 6.)

Raspadori: 6,5. È in situazioni complicate di partite complicate che si scoprono i talenti più raffinati. Quello di Jack non è una novità. È una novità il gol in campionato, una perla di rara bellezza a sancire un 2 a 2 che sembra gridare: "Voglio di più."

Kvaratskhelia: 6,5. È proprio nelle partite in cui non è sul tabellino che si evince la differenza tra lui e gli altri del campionato. Va a prendere la palla per metterla a centrocampo quando tutti esultano per il gol del pari, assoluto punto di riferimento dei compagni. Peccato per quel tiro al 90' che poteva diventare leggenda...

Garcia: 5,5. I buchi sono sempre quelli, certe scelte aberranti, buona e umile l'idea di rivedere 3/11 della formazione a partita in corso. La scelta di accontentarsi del 2-2 fa capire perché abbia vinto soltanto due trofei in una lunga carriera, perdipiù nella stessa stagione. Può un perdente sedere sulla squadra campione d'Italia?

Milan

Maignan: 5. Continua a prendere scelte (e gol) evitabili. È solo più tutelato di altri.

Calabria: 5,5. Alla fine giocare contro l'ala sinistra più forte del campionato è complicato. Capire di non averla in squadra, di più.

Kalulu: SV. (Dal 19' Pellegrino: 5.) - (Dall'86' Florenzi: 6.)

Tomori: 6,5. Unico giocatore della sua squadra a reggere entrambi i tempi.

Hernandez: 5,5. Periodo-no piuttosto prolungato per lui.

Musah: 6,5. Il principale riferimento a centrocampo del Milan è stato proprio lui, ragazzo davvero interessante.

Krunic: 6,5. Il vacuo pressing azzurro gli dona per un primo tempo movenze di Redondiana memoria.

Reijnders: 5. La sua imprecisione sotto porta preclude al Milan la chiusura della partita già nei primi 45'. Fatale.

Pulisic: 6,5. Incomprensibile la scelta di sostituirlo dopo un primo tempo sulla cresta dell'onda. (Dal 45' Romero: 6.)

Giroud: 8. Vede Napoli e come al solito si accende. (Dall'80' Jovic: 6.)

Leao: 5,5. Fumoso e inconcludente. (Dall'80' Okafor: 6.)

Pioli: 4,5. Riesce, in qualche modo, a regalare una partita che aveva praticamente già vinto. Insieme al collega francese, forma un 10: la partita giusta sarebbe quella impostata all'inizio da Pioli e quella letta en train de da Garcia. Che disastro.