È tornata la Champions League, due le partite disputate valide per gli ottavi di finale nella giornata di ieri, il PSG ha ospitato i tedeschi del Bayern Monaco, a San Siro la sfida tra Milan e Tottenham.

Psg-Bayern Monaco


La sfida tra PSG e Bayern era probabilmente la sfida più attesa e equilibrata di questi ottavi di finale, 2-1 in favore del Bayern i precedenti in Champions, tanti i campioni protagonisti da una parte e dall’altra, l’andata però si rivela un match a senso unico in favore dei bavaresi che portano a casa il primo atto, 0-1 il risultato. Primo tempo senza troppe emozioni, con una costante, il Bayern spinge e gestisce la palla (57% di possesso e 91% di precisione passaggi), 10 le conclusioni, troppa imprecisione però nei ragazzi di Nagelsmann, solamente 2 i tiri nello specchio con 0 occasioni da gol. Il secondo tempo è più equilibrato, complice anche il gol segnato a inizio ripresa di Coman che ha costretto i parigini ad alzare il baricentro e sfruttare le ripartenze dei suoi attaccanti, uno su tutti Kylian Mbappe, 1 occasione da gol in poco più di mezz’ora e la rete del pareggio annullata per il fuorigioco di Nuno Mendes. Il portoghese è stato uno dei migliori dei suoi, 11 contrasti vinti, 1 occasione da gol creata e 6 dribbling andati a buon fine (su 7), inoltre molte delle azioni offensive della squadra di Galtier passano dalla sua fascia, bene anche il veterano Sergio Ramos, da lui passa gran parte della manovra, 83 tocchi con il 95% di precisione, 7 i salvataggi e 5 duelli aerei vinti, il migliore dei suoi. La chiave però della sconfitta dei francesi, è stata un centrocampo troppo passivo sin dal primo minuto, 0 occasioni arrivate dai piedi dei 4 di centrocampo, troppo poco per una squadra che fa del palleggio la sua arma migliore, non è un caso se dopo l’entrata di Fabian Ruiz il PSG ha creato di più arrivando 8 volte in porta, su tutti male Zaire-Emery, troppo impreciso e poco incisivo sulla fascia destra, zona di campo dove il PSG ha attaccato pochissimo. Il merito va anche alla difesa tedesca, che si conferma nuovamente la migliore della Champions, solo 2 i gol subiti. Grande prestazione di Upamecano, ma ancora una volta la differenza in copertura la fanno i due di centrocampo, su tutti Kimmich, centrocampista totale che dà qualità e quantità, 102 i tocchi col 91% di precisione, 3 i passaggi chiave, 11 lanci lunghi riusciti (su 12) e 3 intercetti, numeri impressionanti di quello che è stato l’MVP del match.
Pratica ancora aperta, ma al ritorno il PSG se vuole fare risultato e passare il turno dovrà fare di più e essere più incisivo negli ultimi 30 metri, Bayern permettendo.

Milan-Tottenham


La seconda sfida della serata di Champions ha visto il Milan opposto al Tottenham di Conte, 8 vittorie nelle ultime 9 contro i rossoneri per l’ex Inter, fischiato all’ingresso in campo dagli oltre 70mila di San Siro. Arriva la seconda sconfitta per l’allenatore del Tottenham negli scontri diretti col Milan, 1-0 il risultato, gol in apertura di match di Brahim Diaz, che approfitta della disattenzione di Dier e mette in porta il pallone che vale la sfida d’andata. Partita brutta, entrambe vengono da un periodo difficile, e i 90 min di ieri sera ne sono la prova, due squadre che hanno rinunciato a proporre gioco preferendo l’attesa difendendo basse e prendendo pochi rischi. La vittoria, proprio per questo, è di quelle che dà fiducia, anche se per i rossoneri non mancano i rimpianti, il Tottenham non ha reagito al gol subito, 0 le occasioni create, con 1 solo tiro in porta in tutto il secondo tempo, proprio per questo il Milan poteva, e doveva, fare di più per andare a Londra con un vantaggio più significativo. In particolare il riferimento è alla doppia occasione De Ketelaere-Thiaw nel giro di pochi minuti, due colpi di testa finiti a lato di poco. Thiaw che però ha dimostrato ancora una volta che forse avrebbe meritato più spazio nelle settimane precedenti, molto attento in copertura (8 contrasti vinti e 3 intercetti), buona prestazione anche in fase di impostazione (77% di precisione). Brutta prestazione invece di Saelemaekers, troppo fuori dal gioco (29 tocchi e solo 9 passaggi completati), belga che soffre per tutti i 77 min in campo i raddoppi di Perisic (8 contrasti vinti) che lo impegna anche in fase difensiva. La squadra di Conte che, come detto in precedenza, fa troppo poco, mai pericolosa dopo la trequarti, solita prestazione di sacrificio per Kane, che però è poco lucido nell’ultimo passaggio, non aiutato certamente da Son e Kulusevski, 0 i passaggi chiave collezionati dai due, troppo poco per innescare l’inglese.
Anche qui la sfida è apertissima, il ritorno a Londra sarà sicuramente diverso a partire dall‘atmosfera, sicuramente ci si aspetta di più da un tridente che finora ha collezionato 30 gol in stagione e che dovrà trascinare la squadra in grande difficoltà per le tante assenze in mezzo al campo che vanno di conseguenza ad inficiare sulla qualità del gioco.