La recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha confermato la decisione del sindaco di BacoliJosi Della Ragione, di rimuovere le ringhiere metalliche dal marciapiede di Miliscola.

Misura fortemente voluta al fine di garantire un accesso libero sul mare, alimentando un acceso dibattito tra l’amministrazione comunale e i concessionari dei lidi locali.

"Questa opera di liberalizzazione è vista come una risposta alle esigenze di un turismo sempre più orientato verso la valorizzazione degli spazi pubblici e non riservati." - sono le parole del sindaco di Bacoli che mira a soddisfare le esigenze della propria città.

Il ricorso dei concessionari

Dall’altro lato, i concessionari di alcuni lidi hanno presentato ricorso al Tar, sostenendo che l’amministrazione non avesse adeguatamente verificato se la rimozione delle ringhiere avrebbe realmente garantito l’accesso al mare.

Infatti, i balneari avevano argomentato che, nonostante la presenza delle ringhiere, era possibile accedere alle loro strutture. Tuttavia, nell’ottica della giustizia amministrativa, il libero accesso al mare è considerato un diritto fondamentale, e la presenza delle ringhiere era ritenuta restrittiva.

La decisione definitiva del Tar

La Settima Sezione del Tar di Napoli ha respinto il ricorso presentato dai concessionari. Nella sentenza si è ribadito l’obbligo di garantire il libero accesso e transito a tutte le aree demaniali sul territorio, un principio che trova fondamento nella legislazione italiana. I giudici hanno chiarito che la valutazione dell’amministrazione riguardo alla rimozione della barriera non fosse in discussione, poiché le ringhiere erano già considerate un elemento obsoleto, visto che la loro installazione risaliva a oltre venti anni fa.

Le prospettive future di Bacoli e dell'intera città partenopea

(VisitNaples)

Con la sentenza del Tar, si apre un nuovo capitolo per la gestione delle aree costiere a Bacoli. L’amministrazione comunale è ora chiamata a trovare un equilibrio tra le esigenze dei concessionari e il diritto collettivo di accesso al mare.

Un nuovo modo di controllare ed usare le zone di mare dell'intera città: sarà questa la conseguenza della sentenza che, in vista dei futuro e dell'elevato tasso di turisti a Napoli registrato nel 2024, verrà sfruttato al meglio.