Un 8 in un 10: chi è Georgiy Sudakov, obiettivo del Napoli
Chi è Georgiy Sudakov? Le caratteristiche del gioiello ucraino attenzionato dal Napoli.

“Quando un club come il Napoli ti presta attenzione, è un bel riconoscimento del tuo lavoro e dei tuoi progressi. Lavorare con Conte sarebbe una grande opportunità”. Così Georgiy Sudakov, ucraino, classe 2002 di proprietà dello Shaktar, su di un possibile futuro in maglia azzurra.
L’interesse da parte del club di De Laurentiis non è nuovo, e nelle ultime settimane pare essersi riacceso in vista del calciomercato estivo. La valutazione che ne fa il club ucraino è di circa 40 milioni, con un contratto rinnovato di recente, con scadenza dicembre 2028.
Ma cosa può rappresentare il suo innesto per la squadra di Conte, dove può collocarsi e quali sono le sue caratteristiche e i punti da poter migliorare?
Le caratteristiche tecniche di Georgiy Sudakov

Partendo dal posizionamento, come indicato dalla heatmap, è un giocatore che parte prevalentemente da sinistra, ma attenzione, è praticamente ambidestro, di conseguenza l’allenatore può avere influenza sul lato di campo da ricoprire, in quanto potenzialmente, anche il ruolo di mezzala a destra è nelle sue corde. In particolare, in questa stagione, Pusic, il suo attuale allenatore, lo utilizza o in un centrocampo a quattro, partendo da sinistra, o come seconda punta in un albero di Natale, anche in questo caso, partendo da sinistra.
Nelle sue caratteristiche troviamo sicuramente la balistica, l’impatto che ha con il pallone non è comune, il suo destro, e talvolta anche il sinistro, diventa una frusta, molto raro vedergli sbagliare un passaggio, soprattutto se in profondità, con palloni sempre molto tesi e carichi, caratteristica che nel Napoli ritroviamo in McTominay, e che arriva direttamente dalla scuola inglese.
Il numero di passaggi tentati è di 54 in media, con oltre l’86% di riuscita, e più nello specifico, il 70% di passaggi lunghi andati a buon fine, caratteristica che in una squadra costruita come lo è il Napoli attuale, può favorire il gioco su Lukaku, e gli inserimenti senza palla di McTominay.
L'aspetto offensivo e l'atteggiamento difensivo
Come già ribadito è una mezzala spiccatamente offensiva, vede la porta con frequenza e lo fa soprattutto grazie ai movimenti senza palla, ha una conduzione molto pulita, il che gli permette di svariare sulla trequarti facendo salire la squadra, per poi scaricare e andare dentro, con tempi molto precisi. Per lui già tre stagioni in doppia cifra di gol segnati, compresa quella attuale (13). La differenza tecnicamente parlando la fa anche nello stretto, dispone di leve lunghe, il che gli permette di avere grande passo a campo aperto, ma non gli fa perdere controllo del pallone quando pressato, in 1 vs 1 in questa stagione conta l’86% di riuscita, numeri altissimi se consideriamo le zolle di campo da lui occupate.

Da migliorare c’è sicuramente l’approccio difensivo, non gli si può chiedere di pensare da mediano, e neppure di averci i numeri, ma sicuramente l’atteggiamento può migliorare, probabilmente non avrà mai una base solida nel gioco senza palla nella propria metà campo, ma maggiore cattiveria e minore leggerezza possono aiutarlo, ma soprattutto può aiutare l’intero reparto. Il tutto lo si evince mettendo a paragone il dato dei duelli vinti (55%), con quello dei duelli vinti con palla contesa, quando c’è da sporcarsi le mani, che risulta del 27% (-28%).
La collocazione tattica di Sudakov nel Napoli di Conte

Per quanto riguarda la collocazione tattica nel Napoli di Conte, Sudakov è un jolly, può ricoprire il ruolo di McTominay nell’ultima mezz’ora di Monza, alto a sinistra, e magari far diventare, date le sue caratteristiche, quella soluzione temporanea un’arma tattica, essendo l’ucraino più pronto dello scozzese per giocare in quella zona. In alternativa può partire a destra nei tre di centrocampo, per un Napoli a trazione anteriore affiancando a quello di McTominay altro carico offensivo. O addirittura come vertice alto del rombo di centrocampo. Una cosa è certa: al Napoli si porterebbe dietro fantasia e colpi che in questo momento mancano, soprattutto nel puntare gli avversari e nel concludere da fuori area, potendo diventare la chiave per essere sempre più imprevedibili.