Dopo la rivoluzione in panchina e il pari del Maradona con il Barcellona di Xavi, il Napoli è chiamato a confermarsi, e ad attendere la squadra di Calzona ci sarà il Cagliari, che necessita disperatamente di punti per tirarsi fuori da una zona di classifica che in questo momento condanna i sardi alla retrocessione, con 19 punti in 25 partite, di cui 15 arrivati in casa. D’altra parte, il Napoli ha perso terreno e contatto dalla zona Champions, l’obiettivo fondamentale oggi è iniziare a ritrovarsi, nelle proprie certezze tecniche e tattiche, che quest’anno con Garcia prima e Mazzarri poi, sono state completamente perse.

Sono 40 i precedenti tra le due squadre a Cagliari, la squadra sarda conta 9 vittorie, 20 i pareggi e 11 le sconfitte, l’ultimo precedente risale alle stagione 2021/22, quando la partita terminò 1-1, la squadra azzurra inoltre è imbattuta in Sardegna da ben 15 anni.

Cagliari-Napoli: le formazioni ufficiali

Cagliari (4312): Scuffet; Nandez, Dossena, Mina, Augello; Deiola, Jankto, Makoumbou; Gaetano; Lapadula, Luvumbo. All. Ranieri

  • Deiola torna a guidare il centrocampo, ballottaggio sulle fasce con Augello favorito su Azzi 
  • Maglia da titolare per l’ex, Gianluca Gaetano, alle spalle della coppia offensiva Lapadula-Luvumbo
  • Out Shomurodov, Oristanio, Sulemana, Mancosu e Hatzidiakos

Napoli (433): Meret; Mazzocchi, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Raspadori, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Calzona

  • Zielinski dovrebbe partire dal 1’, al posto di Cajuste
  • Out Di Lorenzo per squalifica, al suo posto Mazzocchi, Olivera favorito su Mario Rui

Cagliari-Napoli: cosa aspettarsi?

Terzo peggior attacco (23 gol fatti), quarta peggior difesa (46 gol subiti), ed una squadra che tra cambi modulo e interpreti non è ancora riuscita a trovare la quadra. Questa volta Ranieri scenderà in campo con un 4312, in costruzione è sull’out di sinistra che esce la squadra di Ranieri, con Augello (50 tocchi di media e 1 passaggio chiave per partita) che soprattutto con un centrocampo privo di esterni ha il compito di coprire la fascia sinistra, con Makoumbou interno. 

Augello

A destra succede l’esatto opposto, Di Pardo è poco coinvolto nella manovra rossoblu, e infatti in fase di possesso è Nandez ad allargarsi sulla catena di destra a fare l’esterno a tutta fascia, staccandosi da un centrocampo a tre che diventa una mediana a due, il suo è un compito di rifinitura, non porta palla e non è protagonista nella costruzione del gioco, ma grazie alla sua progressione sulla trequarti avversaria riesce comunque a essere determinante negli ultimi passaggi, su 38 tocchi di media infatti sono 1.2 i passaggi chiave dell’uruguaiano.

Nandez:

A centrocampo in fase difensiva il fattore determinante è rappresentato da Makoumbou, interno a sinistra che però in fase di non possesso tende ad allargare la metà campo con Augello che scala, lasciando al numero 29 spazio sulla sinistra, preciso in manovra (50 tocchi di media, 89% di precisione), ma ancor più importante senza palla, con il 54% di contrasti vinti, il 57% a terra.

In avanti l’innesto di Gaetano ha portato vivacità e soluzioni offensive a un attacco statico e privo di piano B, l’ex Napoli infatti permette a Ranieri di potersi schierare con il trequartista alle spalle delle punte, andando ad abbandonare quella che era la difesa a tre con l’albero di natale (3421) in avanti. Il numero 70 ha già raggiunto quota 3 gol e offre una soluzione che al Cagliari è mancata per l’intera stagione, il tiro da fuori, e soprattutto l’inserimento alle spalle della difesa con la punta che porta via l’uomo, soluzione che si era vista talvolta anche a Napoli, partendo però in quei casi da mezzala.

In fase difensiva la squadra si abbassa sui 45m, Nandez svaria andando delle volte a fare il quinto a destra sulla linea difensiva, Gaetano scala nei tre di centrocampo, formando quindi due linee da quattro prima di arrivare in porta, la fase di possesso viene concessa agli avversari (44% il possesso in media), lavorando principalmente sulle zone esterne del campo con le due mezzali in copertura, che insieme ai terzini creano raddoppi cercando di evitare l’uno contro uno e l’inferiorità numerica.

Il Napoli parte favorito, e vista la situazione in classifica, i tre punti sono essenziali, ma ancor di più è essenziale convincere, contro una squadra rognosa e fisicamente non facile da affrontare, gli azzurri dovranno giocare una grande partita, puntare sulle individualità, in un match in cui gli avversari cercheranno di sporcare ogni pallone e ogni giocata raddoppiando e annullando la profondità, sarebbe troppo rischioso e probabilmente controproducente. Che non sia un Kvara-show, perché questa volta, potrebbe non bastare.