Napoli-Empoli: probabili formazioni e analisi del match

Il Napoli torna in campo per il Monday Night con un obiettivo ben chiaro: conquistare tre punti fondamentali per restare agganciato alla corsa scudetto. Al “Diego Armando Maradona” arriva l’Empoli di Roberto D’Aversa, sempre più impantanato nella lotta salvezza. I toscani non trovano i tre punti da dicembre — l’ultima vittoria risale al 4-1 in trasferta contro il Verona — e da allora hanno racimolato appena sei pareggi, a fronte di dodici sconfitte. Un ruolino che li ha lentamente ma inesorabilmente risucchiati nelle zone pericolose della classifica. Per i partenopei serve una scossa, un segnale forte per rimettersi subito in marcia: battere l’Empoli vorrebbe dire tornare a -3 dall’Inter capolista e ristabilire un margine di sette lunghezze sull’Atalanta che è terza. Una giornata che per calendario e incroci, in caso di successo azzurro, potrebbe ritenersi “intermedia” nella corsa al tricolore, con lo scontro a distanza tra le principali pretendenti pronto a infiammarsi ancora nelle prossime partite.
Napoli-Empoli: le formazioni

La formazione azzurra è praticamente definita. Tra i pali torna Alex Meret, regolarmente a disposizione dopo il forfait contro il Bologna. In difesa, spazio a Mazzocchi che prenderà il posto dello squalificato Di Lorenzo sulla corsia destra, mentre al centro confermata la coppia Rrahmani-Juan Jesus, con Buongiorno fuori per infortunio. A sinistra ci sarà Olivera. A centrocampo, l’assenza di Anguissa pesa, ma Gilmour e Lobotka saranno nuovamente incaricati di dettare i tempi di gioco. McTominay completerà il reparto, agendo da mezzala sinistra, ma con la possibilità di alzarsi sulla trequarti, in un sistema più fluido che potrà oscillare tra il 4-3-3 e il 4-2-3-1. Proprio Antonio Conte, nella conferenza stampa della vigilia, ha sottolineato come voglia rivedere lo scozzese più incisivo in zona gol: non è escluso, dunque, che in alcuni segmenti di gara possa agire più a ridosso di Lukaku. Nel tridente offensivo, ai lati del centravanti belga, confermati Neres sulla sinistra e Politano a destra. Buone notizie per la panchina: Spinazzola è pienamente recuperato e sarà a disposizione per eventuali rotazioni a gara in corso.
Napoli-Empoli: la partita
Guardando alla partita, uno degli aspetti più interessanti da verificare sarà l’approccio mentale del Napoli. Dopo il pareggio di Bologna, c’è attesa per capire con quale spirito gli azzurri scenderanno in campo. In settimana Meret ha sottolineato la volontà del gruppo di indirizzare subito la gara, e l’intento — almeno sulla carta — sembra chiaro: sbloccare rapidamente il match, magari cercando di mettere a referto più di una rete nei primi minuti, per poi continuare a proporre gioco e mantenere il controllo per tutta la durata dell’incontro. Non sarà però una passeggiata: di fronte ci sarà un Empoli presumibilmente chiuso in un blocco basso e pronto a difendersi con ordine e compattezza. Serviranno guizzi dalle corsie laterali, inventiva nell'uno contro uno, precisione sui calci piazzati e coraggio nei tentativi dalla distanza: gli ospiti, infatti, tenderanno a chiudersi nella propria metà campo per proteggere la porta. Arrivati a questo punto della stagione, con ogni gara che rappresenta una finale, urge uno sforzo collettivo generale — mentale e fisico — per superare ogni ostacolo e rimanere in corsa per il massimo obiettivo.
L’Empoli arriverà al “Maradona” con alcune assenze pesanti, ma anche con rientri importanti da segnalare. Gyasi è pronto a riprendere il suo posto da titolare sulla fascia destra, mentre Fazzini — tornato a disposizione — resta ancora implicato in un ballottaggio nel reparto offensivo che potrebbe influenzare anche l’impostazione tattica della squadra. Il modulo, infatti, resta in bilico tra il 3-5-2 e il 3-4-2-1, con la scelta dei singoli che potrebbe indirizzare l’atteggiamento generale della squadra. Per quanto riguarda le scelte di formazione, si va verso una difesa a tre con Goglichidze, Marianucci e uno tra Viti e De Sciglio. A centrocampo e in attacco, i calciatori con maggiori chance di partire dal primo minuto sono Gyasi, Grassi, Henderson, Pezzella. Per gli altri posti restano in ballottaggio Esposito, lo stesso Fazzini, Cacace e anche Solbakken. Optare per Cacace garantirebbe maggiore copertura e un assetto più equilibrato, ideale per contenere le avanzate del Napoli. Al contrario, puntare su profili come Fazzini, Esposito o Solbakken, darebbe più vivacità e soluzioni tra le linee. Una sfida non semplice per D’Aversa, che dovrà bilanciare le esigenze difensive con la necessità di provare quantomeno ad impensiere una squadra arcigna come quella partenopea. Infine, tra i temi più curiosi della serata, ci sarà sicuramente l’osservato speciale Marianucci. Il giovane classe 2004, che secondo diverse indiscrezioni sarebbe già promesso sposo del Napoli per la prossima stagione, potrebbe vivere al “Maradona” una sorta di anticipazione del futuro. Davanti a lui ci sarà un banco di prova tra i più impegnativi: fronteggiare Romelu Lukaku, in quello che potrebbe presto diventare il suo nuovo stadio.