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Si è conclusa Monza-Napoli, partita valevole per la trentatreesima giornata della Serie A 2024-2025. Gli azzurri hanno trionfato per 0-1 in una gara giocata male.

Monza-Napoli, i voti degli azzurri

Lukaku in campo con la maglia azzurra del Napoli si indica la testa per chiedere attenzione ai propri compagni
Romelu Lukaku

Di seguito i voti degli azzurri.

Meret: 6. Ordinaria amministrazione per il numero 1 azzurro, che porta a casa l'ennesimo clean sheet per la difesa meno battuta d'Europa, con la miseria di 25 reti subite.

Di Lorenzo: 6. La voglia di vincere dimostrata fino alla fine gli concede una sufficienza forse risicata, al netto degli errori commessi - imprecisioni ed eccesso di foga, sbaglia un facile assist per Lukaku -.

Rafa Marin: 5,5. La curiosità relativa al suo debutto dal primo minuto - come dichiarato da Conte, per assenza assoluta di alternative - non era poca. Poi dà inizio ad una gara fatta da scravattate ansiogene e interventi timidi che a momenti regalano l'1-0 ai biancorossi, ultimissimi in classifica.

Rrahmani: 6. La solida tranquillità della sua gara va scemando, come spesso accade ultimamente, negli ultimi isterici istanti di partita. In ogni caso, le velleità bellicose del Monza si spengono sul fondo.

Olivera: 5,5. Gara opaca del laterale uruguaiano, contrassegnata da giocate trovate sempre con un attimo di ritardo, in chiusura come in fase offensiva. (Dal 64' Raspadori: 6,5).

McTominay: 7. Le ali non sono prolifiche? Il centravanti è in una brutta giornata? Dai calci piazzati i contributi non arrivano? L'uomo di Scozia è la risposta a tutti i problemi del Napoli. Anche da rapace d'area, anche in una gara complicata per lui.

Lobotka: 6. La sua crescita nel secondo tempo permette agli azzurri di prendere fiducia e arrivare al rocambolesco vantaggio, c'è da recriminare solo su quel dannato pallone perso al novantaduesimo…

Gilmour: 5,5. Un primo tempo grigio, a tratti irriconoscibile: quando hai nelle corde una verticale così pregiata e provi a tracciarla due o tre volte senza successo, poi devi esser bravo a non perdere la bussola. (Dal 46' Anguissa: 6).

Politano: 6. Solita gara tutto sangue e sudore, solito apporto indispensabile alla causa, solita balistica rivedibile che permette a Turati di riprendere posizione e scongiurare il gol. (Dall'85' Ngonge: SV).

Lukaku: 5,5. In una gara così bloccata, era lecito aspettarsi una giocata dell'uomo di riferimento degli azzurri. Limitato dalle barricate avversarie, ha nel primo tempo l'occasione per sbloccare la gara, che spreca in malo modo.(Dal 79' Simeone: 6).

Spinazzola: 6. Parecchio opaca la sua gara da attaccante nel tridente, migliora sensibilmente una volta arretrato per far posto a Raspadori nel tentativo di sbloccare la partita, poi rivelatosi vincente.

Conte: 5,5. La gestione del prepartita è rivedibile e la sfuriata lascia presagire una prestazione che sarà tutto fuorché libera da paranoie. I fantasmi delle gare con Venezia e Como, una prestazione opaca dettata da una lettura iniziale non esattamente impeccabile e l'asso nella manica Raspadori lo salva da una clamorosa debacle in casa dell'ultimissima in classifica. Per una volta, la combo dea bendata - Turati scongiura un potenziale addio alla lotta Scudetto. E non si discute la veridicità delle sue dichiarazioni, ma il tempismo. E il tempismo, nella vita, è molto. Se non tutto.

Monza-Napoli, i voti dei biancorossi

Napoli vs Monza 2023/24
Napoli vs Monza 2023/24

Di seguito i voti degli uomini di Nesta.

Turati: 5. Pregustava da tifoso l'impresa, si è ritrovato ad essere il principale colpevole della caduta della muraglia eretta con maestria dai suoi compagni. Prima un gran gesto tecnico su Politano, poi l'uscita scellerata con cui regala la rete a McTominay. 

Carboni: 6,5. Forse il migliore in campo dei suoi, mostra una grande lucidità nelle letture e con una certa intensità rende la vita difficile agli azzurri dalle sue parti. 

Caldirola: 6,5. Galvanizzato dalla possibilità di fare da guastafeste e forse dai suoi trascorsi nerazzurri, l'ex Benevento si trasforma e gioca forse la miglior gara della sua stagione.

Pereira: 6. Non è esattamente un difensore centrale, ma si districa con grande spirito di sacrificio nella posizione di terzo ed è invitato a spunti interessanti a tutta fascia nell'ultimo disperato assalto della sua squadra.

Birindelli: 6. La coppia di laterali dei biancorossi è probabilmente una delle poche note liete di un campionato complicato. Meno appariscente del suo opposto, non meno educato tatticamente.(Dal 76' Ganvoula: 6).

Akpa-Akpro: 6,5. Apprezzabile la gara dell'ex Lazio, nei compiti difensivi come nei coraggiosi spunti offensivi che hanno contraddistinto il primo tempo del Monza e la sua prestazione. (Dal 67' Gagliardini: 6).

Bianco: 6. La pulizia della sua regia lascia immaginare un futuro tutto da scrivere per lui con la maglia della Fiorentina, squadra che ne detiene il cartellino e che ha lasciato per trovare più spazio. (Dall'84' Urbanski: SV).

Castrovilli: 6,5. La sua carriera sembrava in ascesa dopo la convocazione agli Europei, ma gli infortuni lo hanno ridotto a predicare in mezzo al deserto nel fanalino di coda del campionato. Il suo tocco palla, delicatissimo, grida vendetta. (Dall'84' Ciurria: SV).

Kyriakopoulos: 5,5. Meno pericoloso del solito, la gara lo penalizza e nelle battute finali non è influente come potrebbe. Restano incoraggianti i suoi numeri, che lo rendono uno dei quinti più apprezzabili del campionato.

Mota: 5. Nel primo tempo, quando gli azzurri sembravano inaspettatamente non essere in grado di tenere le redini del gioco, si è sentita l'assenza di un vero riferimento offensivo. Assente, anche in area di rigore.

Caprari: 5,5. A differenza del suo compagno di reparto, trova il modo di farsi vedere seppur sporadicamente e i compagni di squadra lo designano leader dell'attacco brianzolo. Ma non basta di certo.

Nesta: 6,5. A proposito di sfuriate e sfuriate: ci sono sfuriate nobili che possono davvero smuovere gli ambienti, anche quelli più disperati e in crisi. Il Monza che affronta il Napoli è una squadra praticamente retrocessa, ma non disdegna la battaglia e accarezza con mano l'impresa. Ordinato, benché composto da giocatori decisamente fuori luogo in Serie A. E a uomini capaci di trasmettere ideali del genere, si può solo augurare la migliore delle fortune.


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