Alcune voci e retro-pensieri indicano il mercato milionario di Aurelio De Laurentiis come possibile anticipo di una cessione societaria, ma tale ipotesi non trova riscontro.

Aurelio De Laurentiis festeggia i suoi 20 anni da presidente del Napoli. Cosa riserverà il futuro? Ne parla l'edizione odierna di Repubblica. "Tante gioie e qualche sporadico momento di blackout, in particolare quello della passata stagione, che però il presidente di lungo corso sta subito provando a lasciarsi alle spalle con una fiammeggiante risposta d’orgoglio: 150 milioni investiti per la campagna acquisti e assicurarsi Antonio Conte, il più vincente tra gli allenatori sulla piazza. È stata un’ostentazione di muscoli inattesa e senza precedenti, che ha avuto di riflesso anche l’effetto collaterale di sorprendere la città e scatenare una ridda contraddittoria di voci". 

"C’è infatti chi si è tenuto alla larga dai retro-pensieri e ha ricondotto la svolta a una reazione di pancia. “È asciuto pazzo ‘ o padrone”. Ma c’è pure una corrente di pensiero aperta a scenari diversi, legati a un possibile passaggio di mano della società a breve o media scadenza, di cui peraltro non ci sono per il momento riscontri concreti. Altro che “è asciuto pazzo ‘ o padrone”, insomma". 

"Quello che si è preso ADL è un rischio di impresa e dirà il tempo se l’ha fatto senza paracadute o con le spalle coperte da un possibile socio-acquirente alle porte. Intanto al timone c’è saldamente lui e a 75 anni sembra più motivato che mai. Lascia o raddoppia? Risposta numero uno, si direbbe: il presidente del terzo scudetto lavora per diventare pure quello del quarto. Se e quando uscirà di scena - sussurra chi gli è vicino - vuole farlo a qualsiasi costo da vincitore", riferisce il quotidiano.