Massa è il dito dietro al quale nascondersi
L’arbitro Massa, durante Napoli-Inter, ci ha francamente capito poco. Sbagliato non fischiare il fallo di Lautaro su Lobotka in occasione del vantaggio nerazzurro, incomprensibile non dare rigore per l’intervento di Acerbi su Osimhen. I dati, però, ci dicono che il Napoli ha prodotto un xG di 0.57 contro i 2.69 dell’Inter. In buona sostanza, lamentarsi dell’arbitro significa guardare il dito e non la Luna.
Una Luna figlia di scelte sbagliate fatte in estate, a cominciare da Garcìa, passando per la mancata cessione di Osimhen - una scelta paracula anziché una dimostrazione di forza come si è voluta far passare - per ritrovarsi qualche mese dopo ancora con la questione rinnovo contrattuale in sospeso. Così come è in sospeso quella di Zielinski, sempre più lontano da Napoli nonostante le parole confortanti di Meluso. I primi sei mesi del Napoli da campioni d’Italia sono letteralmente da buttare.
Il Napoli salvi la stagione: non esiste solo il campionato
Il 3 dicembre, al Maradona, c’è stato il passaggio di consegne per lo Scudetto 23/24: il Napoli ha abdicato il campionato con sei mesi di anticipo. Tuttavia, se in Serie A c’è quantomeno un quarto posto da dover centrare (Mazzarri e la squadra dovranno seriamente impegnarsi per non piazzarsi tra le prime quattro a fine anno, ndr), la stagione è comunque costellata di piccoli traguardi da raggiungere.
Champions League e Mondiale per Club 2025
Il Napoli deve emulare l’Inter della passata stagione. Archiviato il discorso scudetto in negativo, c’è da buttarsi a capofitto sulla massima rassegna continentale. Ci sono almeno 150 milioni di motivi per farlo: dal montepremi di questa Champions League a quello del Mondiale per Club 2025. Gli azzurri hanno tantissime chance di passare il turno, mentre il Milan no. In questo modo, i partenopei riuscirebbero a scavalcare i rossoneri e mettere nel mirino la lontana Juventus.
In caso di vittoria col Braga, il Napoli guadagnerebbe altri 7 punti a discapito dei bianconeri (2 per la vittoria, 5 per il passaggio agli ottavi), restando così con un ritardo di 8 punti. Ciò si traduce nello scontato passaggio ai quarti di finale che vale 1 punto, ma non solo: il Napoli dovrebbe totalizzarne almeno altri 7. Ciò si traduce in 3 vittorie e un pareggio tra ottavi e quarti. Il che sognifica che il Napoli, complice un girone di Champions non all’altezza dello scorso anno, sarebbe costretto ad arrivare in semifinale per partecipare al prossimo mondiale per club. Impresa impossibile? Difficile, semmai. Difficilissima, in realtà. Servirà innanzitutto una mano dall’urna a Nyon, per ben due volte. Ma sostanzialmente servirà un altro Napoli per potere almeno sperare.
Nuova Super Coppa
Il Napoli ha l’obbligo di provare a vincere la prima final four della Super Coppa. Gli azzurri incroceranno prima la Fiorentina di Vincenzo Italiano, poi la vincente tra Lazio e Inter. Anche qui è difficile fare pronostici, visto che tutte e tre le avversarie hanno battuto (malamente) il Napoli in campionato. Ironia della sorte, tutte tra le mura amiche del Maradona. Ma la Super Coppa si giocherà a Jeddah, chissà…
Coppa Italia
La Coppa Italia è il terzo obiettivo, per ordine temporale e di importanza, che il Napoli deve prefiggersi insieme al quarto posto. Negli ultimi anni, gli azzurri sono usciti di scena già nelle prime battute. Un’inversione di tendenza potrebbe giovare anzitutto al bilancio della stagione, ma ovviamente anche alla bacheca andando ad aggiungere un altro trofeo laddove di trofei non è che ce ne siano tantissimi. Per la serie: non si butta via niente.
In conclusione, sarebbe sbagliato giudicare l’intera stagione di una squadra solo in base al risultato ottenuto in classifica. Anche se si tratta dei Campioni d’Italia in carica. Il Napoli, dopo aver salutato la lotta scudetto contro l’Inter, ha il dovere di andare in fondo a tutte le altre competizioni nelle quali è chiamato in causa. Lo deve innanzitutto a se stesso, poi ai tifosi per raddrizzare un’annata partita decisamente male.