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Nataša Pirc Musar
Nataša Pirc Musar

Una città, la nostra, che non ha mai smesso di ammaliare. Da capitale di un Regno e fonte di meraviglia per Goethe e Stendhal, a provincia spesso dimenticata e relegata a realtà di seconda fascia, Napoli sta vivendo in questi anni una crescita straordinaria, non solo dal punto di vista sportivo, ma soprattutto sociale, con sempre più persone desiderose di immergersi tra i suoi vicoli per conoscere la vera anima della città. La riscoperta e la nuova fama di Partenope hanno portato a un aumento della sua rilevanza economica e persino geopolitica. Non sono solo i turisti a ammirare Napoli, ma anche capi di Stato. A tal proposito, la presidente della Repubblica Slovena, Nataša Pirc Musar, in occasione del conferimento della laurea honoris causa in relazioni internazionali da parte dell'Orientale di Napoli, ha parlato del suo legame con la città e del ruolo che essa può assumere nel contesto italiano ed europeo.

“Napoli è speciale, tutte le volte che posso ci ritornerei”

È questo l'esordio della leader slovena in risposta alla domanda sulla città. Ha poi continuato: “Sono stata qui tre volte e ogni volta la trovo sempre più affascinante. Quest'anno celebra i suoi 2500 anni di storia e continua a porsi come città di cultura, pace e accoglienza”. Sulla crescita industriale di Napoli ha poi aggiunto: “La città ha raggiunto risultati fantastici, ma non mi stupisce. Ormai ha una proiezione importante in Italia e soprattutto nel Mediterraneo. Sarà un punto di riferimento anche per le nostre imprese e la nostra economia”.

Nataša Pirc Musar v Neaplju prejela častni doktorat iz mednarodnih ...
La presidente Musar riceve la laurea Honoris Causa

Sulle sfide dell'Europa

La presidente slovena ha anche affrontato le attuali difficoltà dell'Unione Europea e il conflitto che le “squarcia il cuore". “Avviare trattative di pace senza l'Ucraina sarebbe un errore. La sua integrità e sovranità territoriale vanno preservate, e la Slovenia si è sempre battuta per questo. Nonostante il momento di vulnerabilità, l'Europa non deve cedere e permettere che Kiev venga costretta a dettare le condizioni per iniziare a discutere." Ha poi ricordato il sacrificio dei napoletani durante le Quattro Giornate di Napoli per liberarsi dal giogo nazista, sottolineando l'importanza di evitare che la storia si ripeta: “Prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, noi stessi siamo stati vittime del fascismo, del nazismo, dell'occupazione straniera. Per noi, l'80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale quest’anno rappresenta un impegno: faremo tutto il possibile per garantire che simili atrocità non accadano mai più a nessuno.” Come gesto simbolico, la leader ha deposto una corona di fiori su una targa commemorativa in memoria di Miroslav Žváb, leader della rivolta contro l'occupazione tedesca al Vomero, alla fine di settembre del 1943.


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