Giulia Tramontano: a L'Orientale una panchina rossa in sua memoria
La panchina rossa serve a ricordare e onorare la sua memoria
Giulia Tramontano, vittima di femminicidio a Senago (Milano) il 27 maggio del 2023, aveva frequentato il corso di “Relazioni internazionali” presso l'Istituto universitario Orientale, una scelta che spesso è già un primo progetto di vita: studiare il mondo e le sue dinamiche in un ateneo che per sua natura guarda a altri popoli e culture, mettendo in evidenza le diversità e ponendo in discussione innanzitutto se stessi.
Aveva vissuto con questo spirito appassionato e partecipe gli spazi dell'università e del dipartimento, poi il suo percorso di vita l'aveva condotta altrove, fino al suo barbaro assassinio.
L'incontro avvenuto il 20 dicembre scorso, organizzato dal dipartimento di Studi letterari, linguistici e comparati, e la dedica della panchina rossa a Giulia nel cortile di palazzo Santa Maria Porta Coeli servono a ricordare e onorare la sua memoria, ma anche a ribadire la funzione cruciale che un luogo educativo e formativo come l'università può e deve avere per contrastare la violenza di genere, e ogni forma di violenza, dalle più subdole e apparentemente innocue alle più plateali e distruttive.
Le iniziative messe in campo da L'Orientale e, in questo caso specifico, dal dipartimento di Studi letterari e linguistici e comparati, confermano il ruolo che il nostro ateneo e le sue strutture amministrative, didattiche e scientifiche hanno svolto e continueranno a svolgere come presidio di cultura, sensibilizzazione e riflessione contro la violenza sulle donne.