Archiviando per qualche istante il campionato, occhi puntati sui prossimi appuntamenti di Champions League, che impegna il Napoli in una difficile trasferta a Francoforte contro l’Eintracht, il 21 febbraio in prima serata, per dare inizio alla fase eliminatoria della competizione.

Mentre in casa azzurra sembra tutto filare liscio, con tutti gli adeguati scongiuri del caso, a Francoforte le cose non stanno proprio così. Non tanto per i profitti della squadra in Bundesliga – attualmente quinti in classifica - ma per i retroscena che si stanno udendo, negli ultimi giorni dai media tedeschi. Sì perché il presidente dell’Eintracht Peter Fischer è sotto inchiesta con l’accusa di acquisto e possesso di sostanza stupefacenti, nello specifico  cocaina. A dirlo è un portavoce del Procuratore alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Anche la moglie di Fischer e il figlio maggiore sembra siano indagati.

Le indagini hanno avuto luogo dopo che il figlio minore di Fischer, di 13 anni, è stato sorpreso a sniffare droga tra le mura scolastiche, con un suo coetaneo. La madre dell’amico ha notato che suo figlio assumeva comportamenti insoliti e, come riporta il quotidiano tedesco La Faz, l’amico aveva portato a casa della cocaina passata dal figlio di Fischer.

Ancora non è noto chi avesse fornito la cocaina al secondogenito di Fischer ma, stante ai fatti, residui di droga sono stati trovati anche in alcune stanze di casa del Presidente.

Un contesto quello vissutoin casa Eintracht che di certo non giova sulla serenità del club e che, in qualche modo potrebbe condizionare stato d’animo e ricadere sulle performance dei calciatori.

Una news alquanto stonata quando si cala in argomenti sportivi ma, stante alla realtà dei fatti, è proprietaria, ahimè, ad una cruda realtà che, ad oggi, coinvolge anche ulteriori ambienti agonistici; società e primi attori che devono pagare “lo scotto” per condotte illegali attribuiti ad alcuni associati. A mio avviso credo che la soluzione idonea a regolamentare un processo risolutivo a tali eventi resti quello di agire direttamente sul personaggio coinvolto e, qualora si renda necessario, anche sul club. A riguardo lascio a voi ogni altra alternativa.

Nel frattempo attendiamo ulteriori sviluppi al caso con la speranza di arrivare la 21 febbraio pronti ad assistere ad un big match così come l’evento richiede.