Anche chi non ha mai messo piede in Italia sa che Napoli è una città diversa. Realizzati in un legno diverso, i napoletani non esitano a far valere il loro particolarismo in ogni occasione. Se l’originalità esagerata a volte non è altro che un pretesto per attirare turisti in cerca di emozioni dopo aver visto qualche film e serie, questa non ha più bisogno di essere dimostrata all’interno del Napoli”.

Comincia così un articolo della rivista francese So Foot, che affonda il morso sul Napoli e Napoli con una cattiveria quasi inedita. Il senso, riassumendo, è che la normalità del Napoli è la mediocrità, e che ben si adatta alla città.

Secondo Leanni, autore dell’articolo “il Napoli è il vero orgoglio locale e spesso simbolo di follia ambientale. Desideroso di dimostrare ancora una volta questa irragionevolezza, il club ha deciso di stravolgere il proprio organigramma 48 ore prima della scadenza più importante della stagione”. 

Alcuni tifosi speravano di vincere il secondo scudetto consecutivo, qualcosa di senza precedenti nella loro storia, mentre altri volevano fare meglio della stagione precedente in Champions League arrivando in semifinale. Anche di fronte ad un Barça altrettanto malato, uno spesso velo ormai copre questi sogni. Quasi ingenui, perché questo club non era destinato a sollevare un nuovo trofeo nazionale o a regnare sull’Europa”.

Il ritorno sulla terra è brutale, ma logico”, continua Leanni. “Con le pesanti sconfitte contro Inter (0-3) o Frosinone (0-4), in Coppa Italia, o con le lezioni di realismo impartite da Juventus (1-0) e Milan (1-0), il Napoli è tornato nei ranghi che non avrebbe mai lasciato in una stagione normale. Dopo aver inciampato, gli interisti hanno imparato a essere spietati e puntano allo scudetto, mentre le punte di diamante Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia hanno smesso di overperformare e non permettono più ai napoletani di vivere al di sopra delle proprie possibilità”.

La prossima estate il nigeriano e il georgiano avranno sicuramente ancora più voglia di andare altrove, e il Napoli tornerà sicuramente ad essere un club normale. Il massimo per questa città“.