Il Mattino ha fatto il punto sull’incontro avvenuto ieri a Roma per lo stadio a Bagnoli. Questi gli aggiornamenti riportati sul quotidiano:

“Ieri vi è stato l’incontro a Roma tra De Laurentis, il sindaco Manfredi, il ministro Fitto e l’AD di Invitalia Mattarella. Non è una resa, il patron andrà avanti. Lo stadio a Bagnoli è un’ipotesi da non scartare, ma che va messa al pari del rifacimento del Maradona, che ha comunque possibilità molto alte. L’obiettivo è che Napoli sia una delle sedi di Euro 2032 e ristrutturare il Maradona è una strada molto rapida. Il Governo per questo motivo è pronto a mettere mano alla pratica per ristrutturare lo stadio Maradona.

Manfredi non “scassa” ed è pronto a chiedere una mano anche al fondo saudita che verrà a Napoli nel prossimo mese. De Laurentiis dal canto suo vuole investire ed è fiducioso perché la sua ipotesi non è stata scartata a priori. Il patron è consapevole delle difficoltà che ci saranno, ma c’è soddisfazione per l’incontro che c’è stato. Il presidente reputa l’incontro di ieri una grossa apertura del governo. Ieri il presidente azzurro si è presentato con l’architetto Zavanella, non con un progetto già fatto, anche se è molto probabile che De Laurentiis lo stia preparando considerando che lo stadio a Bagnoli dovrebbe essere pronto tra tre anni.

Zavanella ha ribadito che ristrutturare il Maradona implicherebbe tenere fuori il Napoli dalla città per almeno tre anni e da qui l’apprendimento di Fitto sullo stadio a Bagnoli. Per fare questo però è necessario cambiare il Piano Regolatore della zona che è vincolata. Ciò vale sia per l’area del Parco dello Sport, gradita al patron, sia per l’area del Parco Urbano, gradita a Manfredi. Cambiare piano regolatore però sarebbe sgradito alla politica e quindi ecco che la battaglia sarà di doppio piano: si dovrà fare l’interesse di Stato e si cercherà di venire incontro a De Laurentiis”.