header logo
Philip Billing esulta dopo il suo primo gol in maglia azzurra
Philip Billing, Napoli-Inter

Triplice fischio di Napoli-Inter 1-1, gli azzurri restano in scia della capolista al termine di un match che - per atteggiamento più che risultato - rilancia le ambizioni scudetto dei ragazzi di Conte.

Potremmo stare qui a parlare di tattica, statistiche o xG. Ma la cartolina del match andato in scena al Maradona se la merita l’esultanza di un gigante danese di un metro e novantatré, che da poco aveva fatto il suo ingresso sul rettangolo verde.

Esatto, non il gol - che per quanto pesante non è di pregevole fattura - ma proprio quell’attimo che intercorre tra il momento in cui la palla rotola, beffarda, verso la rete nerazzurra, e la gioia dell’intero stadio, scandita da quel rintocco cadenzato dal microfono di decibel Bellini ed echeggiato dai tifosi azzurri presenti al Maradona.

Un gesto a tratti isterico, spontaneo, di un uomo che - per un solo attimo - è pervaso da tutte le emozioni immaginabili e non. Un’overdose d’amore, un cocktail di adrenalina più inebriante di qualsiasi droga. Un’immagine che è l’essenza dello sport, il fine ultimo di qualsiasi sportivo.

Philip Billing. Sguardo al cielo. Poi occhi chiusi e braccia larghe, come a raccogliere l’abbraccio dei 50mila cuori azzurri del Maradona.


💬 Commenti