Ogni estate a suo modo è ciclica: ogni anno ormai fa più caldo a luglio che ad agosto, ogni anno ci si lamenta delle alte temperature e dei prezzi sempre più alti e così via.

Così come ciclica è l’estate lo è anche il calciomercato estivo del Napoli che ogni anno regala, come giusto che sia, contestatori e favorevoli. Ma come comportarsi quando finora c’è stato un “non mercato”?

Proprio perché tutto è ciclico però per comprendere questo “stallo” delle prime tre settimane di sessione bisogna andare a riguardare il passato.

Appena due anni fa il Napoli del neo-allenatore Spalletti confermó il gruppo squadra dell’anno precedente( quello dello psicodramma col Verona e della supercoppa persa contro la Juventus) per aggiungere solo a fine agosto Juan Jesus e Anguissa( due calciatori dal clamoroso rapporto qualità-prezzo); gli azzurri poi chiusero terzi alle spalle delle milanesi lottando fino alla fine per lo scudetto.

Due anni dopo è cambiato il contesto, ma non il modus operandi: al 21/7 il Napoli ha acquistato il solo Gollini( già presente l’anno precedente), e non ha ancora sostituito Kim, partito tre giorni fa in direzione Monaco di Baviera.

Perché allora questo stallo iniziale?

Questo mercato sarà quindi simile allo scorso anno?

Lo stallo è dovuto ad un aspetto semplice ed al tempo stesso sottovalutato che è quello della conoscenza dei giocatori che il nuovo allenatore deve comunque avere: è questa la principale motivazione del mercato a rilento;non c’è rivoluzione da fare come lo scorso anno( come stanno facendo attualmente le milanesi ad esempio), ma c’è da sostituire Kim e puntellare una rosa già forte.

È chiaro che vedere il solo Gollini come “volto nuovo” con Ndombele e Kim andati via può sicuramente risultare fastidioso a meno di un mese dalla ripresa, ma non è la situazione per cui disperarsi.

Il Napoli a differenza di altre società italiane ha un’ottima possibilità di spesa( considerando le rivali italiane) ed ha non troppe pedine da puntellare: al momento infatti sono solamente due, ma potrebbero essere di più.

Ed è questo il punto più cruciale dove a mio avviso passa la valutazione del mercato azzurro, che andrà fatta ovviamente, il primo settembre. Il Napoli deve infatti chiarire quattro situazioni importanti che sono quelle di Osimhen( scadenza 2025),Demme,Lozano e Zielinski( gli ultimi tre in scadenza il prossimo anno). Per poter migliorare ed avere giocatori pronti alla causa il Napoli deve avere idee chiare su questi giocatori scegliendo se rinnovare , oppure cedere questi giocatori ed è lì che gli azzurri non devono peccare di riconoscenza, cercando di guardare il solo rendimento e non il sentimento che può legare la dirigenza ai giocatori.

Meluso,Micheli e la dirigenza comunque devono essere risoluti e non farsi prendere dall’ansia, ma sicuramente dopo la scorsa sessione non è proficuo criticare tanto per una società che ha dimostrato di cambiare registro sia sul campo che fuori. Chiaro che è auspicabile che il difensore centrale sostituto di Kim arrivi già durante il ritiro di Castel Di Sangro, però non è questo il momento di farsi prendere dal panico anche perché la squadra è forte.

Napoli ragioni “spalla a spalla” come detto tanti anni fa da Rafa Benitez e potrà ripetersi da protagonista.