Boccia-Sangiuliano: potrebbe saltare il G7 a Pompei
"Per me la vicenda di Maria Rosaria Boccia è una cosa che ha avuto anche lo spazio che, eventualmente, doveva avere. Però, applicarci su questa cosa per settimane, non va bene".
Sono le parole di Carmine Lo Sapio, sindaco di Pompei, all'Ansa a proposito della vicenda che ha visto protagonista il ministro Sangiuliano.
Pompei è la città della 41enne imprenditrice.
Nel programma provvisorio, la città vesuviana era stata designata quale tappa del G7 Cultura, in programma dal 19 al 21 settembre in Campania.
Ora l'appuntamento sembra possa saltare.
"Spero che Pompei non pagherà per questa cosa", ha detto Lo Sapio facendo riferimento alla vicenda Boccia.
"La visita agli Scavi è prevista come scrive la stampa, io di ufficiale non ho avuto alcuna comunicazione. Se la tappa verrà annullata, scelta che fanno altre istituzioni, naturalmente io la rispetterò. Sarò sicuramente d'accordo perché credo che chi svolge un ruolo per la sicurezza deve svolgere il suo ruolo", ha proseguito il sindaco.
"Certamente accoglierò con amarezza la eventualità che non si faccia il giro agli Scavi. Però spero che questa vicenda finisca ora e che cominciamo fare quello che stavamo già stavamo facendo prima".
Oggi nel municipio cittadino è previsto un incontro con 80 sindaci della Campania a sostegno di Pompei a Capitale Italiana della Cultura 2027.
Nel corso di una lunga intervista rilasciata al Tg1, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha fatto chiarezza sulla vicenda relativa a Maria Rosaria Boccia.
"L'ho conosciuta all'inizio della campagna elettorale per le Europee, in occasione di una manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia a Napoli. Mi è stata presentata da amici comuni. Anche se lei poi ha postato una foto autentica del 2023, in cui lei non sta accanto a me, ma insieme ad altre persone. Era una delle tante foto che io ho fatto a Pompei in occasione di un evento. È nata un'amicizia personale. Lì ne ho riscontrato alcune doti e capacità organizzative e mi era venuta l'idea di nominarla, sempre a titolo gratuito, consigliere per l'organizzazione dei grandi eventi. Poi quest'amicizia è diventata una relazione affettiva, sentimentale, di tipo personale. Questo mi pesa doverlo raccontare, perchè attiene alla mia sfera privata. Questo rapporto è iniziato un po' dopo la nostra conoscenza, che risale alla prima decade di maggio. A fine luglio/inizio agosto, poi, questo rapporto si è esaurito. Preoccupato per eventuali documenti compromettenti? Sicuramente potrebbero uscire le chat relative alla nostra relazione affettiva, ma questo sarebbe un reato. Io non sono assolutamente ricattabile. Se temo l'apertura di un'inchiesta giudiziaria? Mi sembrerebbe strano che qualcuno pensasse di aprire un'inchiesta su relazioni private e personali. Non vedo profili giudici", ha spiegato il ministro.
Sangiuliano ha fatto chiarezza anche sulla questione relativa alla nomina che poi non c'è stata: "Io ho continuato a portare avanti l'ipotesi della nomina, ma poi mi sono consigliato con alcuni amici legali e con il mio capo di gabinetto i quali mi hanno fatto notare che, pur non in presenza di una giurisprudenza marcata, tutto ciò poteva configurare un potenziale conflitto di interessi. A quel punto ho inviato una mail al capo di gabinetto, nella quale lo invitavo a interrompere il percorso di nomina della dottoressa Boccia. Lei sarà venuta al ministero quattro/cinque volte, non di più. In vista di questa nomina, ha cominciato a interloquire con una serie di soggetti del ministero, ma su aspetti del tutto marginali. La nomina non c'è stata. Ai vertici per il G7 non ho partecipato neanche io perchè se ne occupa la struttura organizzativa. La dottoressa Boccia ha incontrato una volta al ministero il mio consigliere diplomatico e con lui ha interloquito su aspetti marginali, come il menu o eventuali gadget turistici per gli ospiti. Non è in possesso di documenti riservati sul G7".
Il ministro della cultura ha ribadito che mai un euro di soldi pubblici è stato speso per viaggi e soggiorni di Maria Rosaria Boccia: "Riaffermo categoricamente che mai un euro del ministero è stato speso per la dottoressa Boccia. Ho sempre pagato tutto io, con la mia carta di credito personale, che fa riferimento al mio conto corrente personale. Tutto questo è certificabile ed è tutto tracciato. A Riva Ligure ha pagato il sindaco con i suoi soldi personali. A Sanremo ho presentato la biografia di Prezzolini, nell'ambito della rassegna dei martedì letterari, e ha pagato l'organizzazione di questa rassegna. In altri tre casi ho pagato io, a Pompei non c'era trasferta perchè la dottoressa Boccia abita lì".
"Posso comprendere la delusione sentimentale di una persona nei miei confronti. Oppure anche la delusione per la mancata nomina. Questo è anche comprensibile. Io le ho più volte ribadito, soprattutto nell'ultima fase, che non intendevo lasciare mia moglie, che è la persona più importante della mia vita. Sono disponibile a qualsiasi cosa, ma non a rinunciare a mia moglie. E' lei la prima persona a cui devo chiedere scusa, perchè è una persona eccezionale. Poi chiedo scusa a Giorgia Meloni, che mi ha dato fiducia, per l'imbarazzo che ho creato a lei e al governo. Chiedo scusa anche ai miei collaboratori che impropriamente, pur non avendo fatto niente, si trovano investiti da questa vicenda. Al presidente del Consiglio ho detto che io sono disponibile a dimettermi, un minuto dopo che lei me lo chiede. Poi l'ho anche rassicurata che questa è tutta una vicenda di gossip, che mi rendo conto è fastidiosa, ma che mai un euro dei cittadini italiani è stato speso in questa vicenda e che nessun documento riservato è mai circolato. Al momento il presidente del Consiglio mi ha detto di andare avanti e di chiarire bene il tutto, dicendo sempre la verità", ha concluso Sangiuliano visibilmente commosso.