Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha rilasciato un’intervista ad “Il Mattino” che potrete leggere qui su Napoli Network.

Sindaco ora il decreto Coesione è legge e per il risanamento di Bagnoli, il Governo ha stanziato un miliardo e 218 milioni per i prossimi cinque anni erogati in cinque tranches. Che senso ha per Napoli questo finanziamento?

“È un risultato importante perché ci consente di completare dal punto di vista finanziario sia le bonifiche a terra che quelle a mare. E ci consente di fare tutte le infrastrutture. Ed è la conclusione di un iter durato 30 anni, ora però siamo pronti per gli investimenti privati”.

Il Comune cosa può fare per attrarre le imprese?

“Spetta ad Invitalia raccogliere gli investimenti dato che è proprietario dei suoli. Il Comune tornerà proprietario dei terreni solo a lavori ultimati. Abbiamo un cronoprogramma per cui entro fine del 2025 verranno aperti tutti i cantieri e tutto sarà ultimato entro la fine del 2029. Ciò significa certezza dei tempi per chi investe”.

Va bene Invitalia, ma il Comune mica resterà fermo con i privati?

“No, perché chi interverrà dovrà farlo nella cornice del Praru, cioè il programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana approvato dal Comune con regole urbanistiche già definite”.

Su di lei è piovuta qualche critica per i rapporti con il Governo: come vanno le cose con l’esecutivo oggi?

“Io penso alla mia città. C’è stato un ottimo dialogo con i ministri Fitto e Pichetto Fratin per tutte le autorizzazioni del caso. Abbiamo lavorato su grandi progetti complessi che ora sono cantierabili grazie alle autorizzazioni. Un lavoro faticoso e qualificato fatto grazie al Governo”.

Bagnoli e Napoli sono un esempio di sviluppo del Meridione trainato da Napoli?

“Oggi credo che Napoli venga vista diversamente in Italia ed all’estero. C’è una congiuntura geopolitica che ci rende centrali, ma molto deriva dal miglioramento della nostra affidabilità che determina un aumento degli investimenti. È importante il ruolo dell’imprenditoria locale, ma anche quella nazionale ed internazionale servono per crescere”.

A Bagnoli si dovrà aspettare il 2029 per andare a mare?

“Realisticamente si, in quella data avremo la sicurezza e la balneabilità di quel tratto di costa”.

La colmata non è più un tabù, anzi tra sei mesi potrebbe essere confermato che rimarrà lì al suo posto….

“Le discussioni sono sempre utili e necessarie se poi conducono in tempi brevi a risultati utili per tutti. Intorno al tema della colmata per Bagnoli si è discusso per troppo tempo con un approccio ideologico che ha immobilizzato lo sviluppo dell’area. Oggi il dialogo è più efficace”.

Al netto di Bagnoli c’è un altro grande progetto di riqualificazione che riguarda l’area est ed il centro direzionale. Come è la situazione?

“Il Comune ha elaborato una serie di progetti che prevedono vari lotti. Ci auguriamo che per fine anno,magari in concomitanza con l’inaugurazione di una delle stazioni della metropolitana uno di questi possa essere avviato. La riqualificazione del Centro Direzionale è un elemento fondamentale per lo sviluppo della città. Porta Est rappresenta uno snodo fondamentale, confido nella collaborazione con le Ferrovie dello Stato”.

Il nuovo Palazzetto dello Sport da diecimila posti potrebbe essere un altro attrattore per l’area orientale della città?

“Stiamo valutando più ipotesi e l’area dell’ex mercato ortofrutticolo potrebbe essere una di queste. Siamo molto vicini ad una svolta il tal senso”.

Domenica ci sarà una delegazione del fondo saudita, lei come li accoglierà?

“I sauditi hanno in programma vari meeting. Napoli oggi presenta varie opportunità e ci auguriamo che il fondo Saudita investa nella città”.