E' notizia già di qualche mese, ma dal 30 giugno è ufficiale: il rapporto quasi ventennale tra il Calcio Napoli e Lete è terminato. Una partnership tra le più chiacchierate e longeve del calcio moderno, al punto di aver reso iconico il binomio Napoli-Lete.

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Stagione 2005-2006 Per la prima volta compare la leggendaria 'pummarola' sull'azzurro (un po' sbiadito) di Kappa. E' il II anno dell'era ADL e Lete diventa il primo main sponsor del calcio Napoli (dopo la breve parentesi con Mandi del compianto Zamparini). Maglia da culto 6,5

2006-2007 Il ritorno in B porta il cambio di sponsor tecnico. Il Napoli passa a Diadora, proseguendo sulla tinta di azzurro delicato, ispirato alle divise degli anni 70. Maglia asciutta, romanica; protagonisti il rettangolo rosso al centro e il logo con la N minimal. Lineare 7

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2007-2008 Si torna in A con una maglia abominevole. Larga oltre misura, con gli inserti bianchi finti tech lungo il busto, a imitare involontariamente un effetto canotta e lo sponsor ad altezza addome, a peggiorare le cose. Fu un grande Napoli, perciò si becca solo un 4

2008-2009 Primi assaggi d'Europa per un Napoli che si presenta con una maglia decente - la prima, una spettacolare - la seconda ed un capolavoro dell'orrido - la terza. Resterà infatti un mistero il motivo del quadrante rosso su sfondo rosso del logo Lete. Inspiegabile; voto 5

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2009-2010 Si cambia sponsor tecnico, con Macron, ma il risultato finale non cambia. Anzi, se possibile peggiora. Maglie da pallamano, vestibilità da trapper, condite da quello che diventa un marchio di fabbrica; la toppa oversize tono su tono sulla maglia rossa. Horror: 4

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2010-2011 A Cavani, appena acquistato dal Palermo, stava bene tutto. Ma macron fa un grandissimo lavoro, creando tre kit originali, pur nella semplicità. La N blu dietro al collo è una chicca di stile, e Lete è ben limitata dalla sua sete di spazi. Spettacolari 8

2011-2012 Torna l'azzurro Napoli. Ispirata alla stagione 86-87, in versione europea (senza il secondo sponsor, MSC, per la prima volta sopraggiunto) e con gli inserti dorati è semplicemente la più bella. Lete, intanto, inizia ad espandersi orizzontalmente. Leggendaria: 9

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2012-2013 Breviario su come rovinare una maglia. Tutto giusto, il colletto sfizioso, il colore, la vestibilità. Ma poi, la pummarola in versione Kaonashi de La città Incantata si espande visibilmente, costringendo la coccarda della Coppa Italia sullo strapuntino. Peccato: 5,5

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2013-2014 Durante il brainstorming i creativi di macron avranno sperimentato un mix letale di psicofarmaci, acidi e spighe di Mucella: solo così si tengono in piedi appagamento (per la I), sorpresa (per la II) e costernazione (per il vomito giallo). La droga toglie, la droga dà

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2014-2015 In preda ad un fumus creativo, quell'anno decidemmo che dovevamo cambiare: che la nostra bella maglia azzurra poteva andare in naftalina (la prima maglia fu la peggiore di macron). E che saremmo diventati la prima squadra in bluejeans della storia. Levi's man: 5

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2015-2016 Il grande ritorno di Kappa dà linfa vitale al Napoli, che, in una strepitosa combinazione di tute di felpa, sigarette, mega sponsor e panzelle che fuoriescono dalla slim fit, inizia a bussare con decisione alla porta del campionato. Impeccabile: 7

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2016-2017 O'vvir che avita semp esagerà? E se ne andò, destinazione Torino, dove la panza si camuffava da divise più larghe. La leggenda narra che furono le nuove maglie a causarne l'addio. In tal caso, fuor di bodyshaming, lo avremmo capito. Pretenziosa: 6-

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2017-2018 Maglia meno attillata e meno accesa, come colore. I 91 punti li facciamo con un kit basic, quasi disinteressati all'estetica fine a se stessa, come un po' tutto il Napoli che in quell'estate si mise in testa di vincere il campionato. Altro a cui pensare: 6,5

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2018-2019 Un'estate folle. Passata a rincorrere gli avvistamenti di Cavani, ad aspettarci Benzema, le tigri, i leoni, le pantere. Alla fine, il felino, in un tentativo mal riuscito di imitare la celebre divisa umbro del 91, ce lo ritrovammo addosso. Chaotic evil: 4,5

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2019-2020 Semplicemente, la peggior 'cosa-definita-maglia' della storia del calcio Napoli. Un accrocchio senza ragione, pieno di forme geometriche che cozzavano l'un l'altra, un pattern strabico, le chiazze bianche; fu anche peggio del cammino in campionato. Ammutinante: 2,5

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2020-2021 The last dance di Kappa merita applausi. Maglia perfetta; colori, trama, inserti. E soprattutto, complice le nuove norme, l'addio del box rosso. Il miglioramento visivo è notevole; si conferma così la sensazione che negli anni la pummarola si fosse estesa troppo. 8

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2021-2022 I nuovi kit li produrrà direttamente il Napoli, sotto licenza d'utilizzo del marchio Armani: il risultato è un gradevole reboot dell'anno precedente. Durante la stagione, però, vengono presentati svariati One Night Kit: tutti nel complesso ben riusciti. Buon inizio: 7

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2022-2023 Alla fine, all'ultimo anno, Lete riesce a coronare il sogno e a vincere il suo scudetto azzurro. Maglia meravigliosa, con una trama che riprende il logo, i gradienti azzurri sulle maniche e l'ultimo graffio rosso sul petto. Ciao Lete, non ti dimenticheremo! 10!

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