pulcinella di gaetano pesce
Pulcinella di Gaetano Pesce

Napoli ha un piccolo problema con l'arte pubblica. Cioè, piccolo, in realtà sono 12 metri”. È questo il commento sarcastico a cui si affida la sigla “Mi Riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali”, organizzazione sindacale degli operatori della cultura, che proprio non digerisce la linea che ormai ha preso il Comune di Napoli nelle politiche artistiche che hanno permesso di installare in Piazza Municipio il mega Pulcinella di Gaetano Pesce. Il movimento, infatti, lamenta l'assenza di un indirizzo che, stando alle sue posizioni, non avrebbe alcuna utilità pubblica e che, addirittura, sia foriero solamente di sperpero di fondi pubblici. È questo, a loro avviso, il primo effetto delle politiche di City Branding che sta attraversando da un po' il capoluogo della Campania.

Pulcinella di Pesce, Mi Riconosci: “Spesi 200mila euro”

Prosegue infatti Mi Riconosci con una propria breve nota: “'Tu si ‘na cosa grande’, di Gaetano Pesce, parte del progetto ‘Napoli Contemporanea’, curato da Vincenzo Trione, è costata circa 200mila euro. Inaugura stasera. Segue la Venere degli Stracci, costata circa 280 mila euro, bruciata e poi rimessa lì, altre opere come quella di Marinella Senatore sul lungomare per altre 200 mila euro, le scritte 'Brand Napoli'. Senza dimenticare i barattoli di Nutella giganti sotto il Maschio Angioino. Noi abbiamo già scritto più volte che l'arte pubblica non si fa coi grandi nomi e i consulenti, ma attraverso progetti seri sul territorio. Ma tant'è”. Ricordiamo che l'opera è stata installata di recente e che nella giornata di ieri è stata mostrata al pubblico suscitando un gran polverone.


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