Da via Argano a Boscotrecase a Monte Pendolo a Gragnano, da via Selva Cafora e via Mongolfiera a  Stadera, tanti i roghi divampati oggi nel napoletano che hanno richiesto l'ausilio di velivoli antincendio.

Diversi sono gli incendi nel parco del Vesuvio, l'ultimo dei quali ha interessato un'area boschiva lontana da civili abitazioni ed ha lambito anche una zona del vicino comune di Pimonte.

(Il Mattino)

"Siamo distrutti. È stata una giornata terribile. La cosa che fa' più rabbia - dice Salvatore Spavone, coordinatore provinciale del sindacato Vigili del Fuoco Usb - è che le persone sono sempre pronte ad accusare i vigili del fuoco di ritardi negli spegnimenti, ma non ha alcuna cognizione e consapevolezza di quanto sia difficile per noi dare una risposta immediata ad attacchi continui, per incuria o dolo, con le poche risorse disponibili tra uomini e mezzi che abbiamo, senza contare la mancanza di una prevenzione efficace, a partire dalla pulizia delle aree a maggior rischio". 

Dall'inizio di quest'estate sono stati molti gli incendi a Napoli e nella provincia, a partire dal devastante rogo doloso alla collina dei Camaldoli, fino ai roghi causati dall'accumulo di troppa immondizia.

"Il corpo dei Vigili del fuoco merita rispetto - dice Spavone - se combattiamo ad armi impari non riusciremo mai ad uscirne realmente fuori. Cosa si aspetta? Che qualcuno di noi muoia in servizio?", conclude amareggiato.

Il troppo caldo che sta caratterizzando le ultime giornate, non aiuta. I roghi si espandono facilmente poichè il forte caldo gli facilita il corso. Le fiamme, che provocano un fumo nero, rendono l'aria irrespirabile anche per colore che risiedono nelle abitazioni che circoscrivono gli incendi.