AIA nei guai: indagati oltre cinquanta arbitri italiani per evasione fiscale
Scandalo fiscale nel calcio: oltre 50 arbitri italiani indagati per compensi UEFA non dichiarati.
Scandalo fiscale nel mondo arbitrale italiano
Il mondo arbitrale italiano è scosso da un’indagine della Guardia di Finanza che coinvolge oltre cinquanta arbitri e assistenti, accusati di presunta evasione fiscale. Al centro dell'inchiesta, i compensi ricevuti dalla UEFA tra il 2018 e il 2022, pari a circa 8mila euro a partita, che non sarebbero stati dichiarati al Fisco. Tra i nomi di rilievo figurano Gianluca Rocchi, attuale designatore per la Serie A e B, e Daniele Orsato, ex arbitro internazionale ritiratosi nell’agosto scorso.
Indagini approfondite e conti esteri
La vicenda ha avuto origine da un esposto presentato nel 2023 e ha portato le Fiamme Gialle a raccogliere documenti presso l’Associazione Italiana Arbitri e a effettuare verifiche incrociate. Tra le anomalie riscontrate, emergono pagamenti ricevuti su conti esteri, seppur sotto la soglia dei 100mila euro, che limita le conseguenze alle sole sanzioni amministrative. L’indagine include anche arbitri di calcio a cinque e operatori del sistema VAR.
Rocchi e Orsato: reazioni differenti
Gianluca Rocchi ha dichiarato di aver già risolto la questione attraverso il “ravvedimento operoso”, attribuendo il problema a un’ambiguità normativa. Il suo legale ha confermato che Rocchi ha regolarizzato la propria posizione in tempi brevi. Daniele Orsato, invece, ha preferito non commentare l’accaduto, mantenendo il riserbo sulla vicenda.