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Di Lorenzo e Dimarco
Di Lorenzo e Dimarco

La Gazzetta dello Sport analizza la volata scudetto tra Inter e Napoli, soffermandosi sulla quantità di giocatori italiani presenti nei due organici.

Di Lorenzo e Dimarco

Inter e Napoli: due squadre molto italiane

“Altro che espresso macchiato, come canta Tommy Cash. Questo è scudetto tricolore, nel senso più letterale possibile del termine: la grande sfida tra Inter e Napoli è talmente sul filo che persino Luciano Spalletti, ct della Nazionale, li dosa col bilancino, massimo equilibrio tra un club e l’altro anche sul campo. Un blocco azzurro (e nero) di qua, un altro blocco solo azzurro di là. E allora la corsa al titolo è anche vetrina del made in Italy di successo: ok i gol di Lautaro e Lukaku, ma senza le due anime italiane, Inter e Napoli semplicemente non potrebbero esistere per come le conosciamo.

Non esisterebbe l’ossatura dell’Inter di Inzaghi, che quando è arrivato ad Appiano, nel 2021, si è appoggiato sulle fondamenta solide lasciate da un certo... Conte per poi continuare ad aggiungere mattoni di casa nostra: a Bastoni, Barella e Darmian che sfoggiavano sul petto lo scudetto si sono uniti Dimarco — di rientro, è cresciuto all’Inter —, Acerbi e poi Frattesi. Insieme, i 6 fanno mezza Inter, basta vedere l’ultima grande sfida: 5 di loro erano titolari nel 2-2 con il Bayern che ha spalancato le porte della semifinale di Champions e il sesto, Frattesi, è entrato dalla panchina. Stessa modalità dell’andata a Monaco, quando l’ex Sassuolo si era esibito nella specialità della casa: il gol — e che gol, quello del 2-1 — da subentrato. Frattesi, insieme con Barella, Bastoni e Dimarco, pilastri azzurri tra difesa e centrocampo, è uno dei punti di riferimento di Spalletti. Acerbi e Darmian sono fuori dal giro, anche se le prestazioni del centrale iniziano a mettere una discreta pressione sul ct: Acerbi ha numeri a sufficienza per fondare il partito del ritorno in azzurro a 37 anni suonati.

Inter e Napoli: tutti i successi dei giocatori 

 Con l'Italia, Acerbi ha vinto l'Europeo 2021: insieme a lui gli interisti Barella e Bastoni, ma pure Meret e Di Lorenzo, Raspadori e Spinazzola, oggi compagni nel Napoli che insegue (guidato in difesa da Buongiorno, altra colonna azzurra). I primi tre sono fedelissimi di Spalletti, insieme all'attuale ct hanno fatto la storia con lo scudetto di due anni fa; Spinazzola non gioca con la maglia dell'Italia dall'estate del 2023 ma il suo nome ha ripreso quota questa stagione (il ct è stato tentato da una convocazione per i quarti di Nations contro la Germania): l'Italia ti fa bello, ma anche il club in cui giochi — e vinci — non scherza. Prendete Politano, altro eroe dello scudetto 2023: ha riabbracciato l'azzurro della Nazionale nel doppio impegno di Nations. Da giugno in poi, lui e gli altri nazionali da scudetto torneranno a remare dalla stessa parte, c'è un Mondiale da giocare a tutti i costi. Fino ad allora, però, sarà battaglia: la volata scudetto passa dai piedi delle eccellenze azzurre”.


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