Napoli, la differenza tra titolari e riserve è più marcata rispetto alla Lazio

Ieri sera al Maradona il Napoli ha affrontato la Lazio di Baroni per la seconda volta in 72 ore. Il risultato però non è cambiato rispetto alla gara di giovedì, con i biancocelesti usciti vincenti anche dal Maradona.
Napoli e Lazio, Baroni toglie certezze a Conte
Rispetto alla gara di giovedì in Coppa Italia Baroni ha effettuato nove cambi rispetto alla gara di coppa, lasciando in campo solo Zaccagni e Dele-Bashiru. Emerge invece come Antonio Conte consideri i giocatori che hanno giocato giovedì le proprie riserve. Questo dimostra, come sottolineato da Nicky Bandini, firma del Guardian, che nella Lazio la distinzione tra titolari e riserve è meno marcata rispetto ad altre squadre. La partita di ieri sera tra Napoli e Lazio è stata un confronto tattico, con entrambe le squadre attente ai propri doveri difensivi ma pronte a colpire in transizione. Poche occasioni ma tanta intensità, in una sfida che riflette le strategie diverse dei due tecnici.
La Lazio sorprende: il “grande reset” di Lotito

Il Guardian ha poi dedicato un’analisi approfondita alla Lazio, definendola “una delle squadre più sorprendenti della Serie A in questa stagione”. Il club romano, guidato dal tecnico Baroni, ha affrontato un importante reset dopo le partenze di Milinkovic-Savic (nella scorsa stagione) Luis Alberto e Immobile. Al loro posto, Lotito ha portato nuovi volti come Guendouzi, Nuno Tavares e Dia, giocatori percepiti inizialmente come scommesse o scarti. Secondo il Guardian, Baroni ha saputo valorizzare queste nuove risorse, puntando su un calcio più verticale e diretto, con una rosa caratterizzata da atleti capaci di dominare fisicamente. Nonostante un gruppo meno tecnico rispetto al passato, la Lazio sta dimostrando che il lavoro tattico può compensare eventuali carenze.