Terremoto a Napoli con epicentro nel cratere del Vesuvio
I dati INGV
Secondo quanto riportato dai dati INGV, una scossa di magnitudo 2.2 si è verificata ieri 22 settembre a Napoli, con epicentro all'interno del cratere del Vesuvio.
Il sisma ha avuto origine alle ore 21:18, con epicentro di 2 km di profondità.
La Protezione Civile non ha registrato danni ad edifici e persone, ma i cittadini che hanno avvertito il sisma, sono corsi in strada in preda alla paura.
Perchè all'interno del cratere?
Le scosse interne al cratere non sono infrequenti in zona, e a volte hanno raggiunto anche i 3 gradi di magnitudo.
Del resto, il Vesuvio è un vulcano attivo e, sebbene scollegato dalla caldera dei Campi Flegrei (dove i terremoti sono generati dal bradisismo), di tanto in tanto fa registrare scosse al suo interno: la popolazione limitrofa, come quella flegrea, è ben abituata al fenomeno.
A differenza dei Campi Flegrei, infatti, il Vesuvio è uno stratovulcano (simile al Fuji giapponese, il Monte Mayon nelle Filippine e il Krakatoa in Indonesia), formato cioè in massima parte da eruzioni precedenti che si sono sovrapposte (viceversa, i Campi Flegrei appartengono ai "supervulcani", come ad esempio Yellowstone, negli Stati Uniti d'America).
Tra i due, il tipo di vulcano più pericoloso è proprio quello dei Campi Flegrei la cui ultima eruzione di tipo esplosivo (circa 39mila anni fa) viene considerata la causa dei cambiamenti climatici che portarono all'estinzione dell'uomo di Neanderthal, e i cui detriti arrivarono fino in Ucraina.