Manifestazione dello SPI CGIL a Napoli per le pensioni
Manifestazione dello SPI CGIL a Napoli per le pensioni

La manovra di bilancio del governo Meloni non soddisfa una delle principali sigle del mondo sindacale italiano: lo SPI CGIL. Nella giornata di ieri, infatti, la più grande confederazione dei pensionati della penisola ha organizzato manifestazioni in tutta Italia con una presenza particolarmente significativa a Napoli, in Piazza del Gesù, dove per l'occasione era presente anche il segretario generale Stefano Landini. La ragione di questa scelta è dettata dal fatto che la Campania è una delle Regioni con il più alto numero di pensionati (1,4 milioni), ma con le pensioni più basse di tutto il Paese: solo 800 euro al mese. 

“Il potere d'acquisto logora chi non ce l'ha”: è questo lo slogan gridato dai manifestanti, arrabbiati per l'aumento esiguo di soli 3 euro mensili inserito nella manovra dall'esecutivo. Troppo, troppo poco a fronte di una vera emergenza sociale: “In Campania si è poveri tutta la vita. Si è poveri quando si lavora, perché il lavoro è intermittente o è lavoro nero. E quando si è anziani si raccoglie il frutto dei contributi versati. A fronte di questo scenario, immaginare un aumento di tre euro mensili, 10 centesimi al giorno, mi sembra un’offesa e una vergogna per i pensionati della Campania”. Sono le parole del segretario generale dello SPI CGIL di Napoli e della Campania Franco Tavella

Pensioni, lo SPI CGIL a Napoli contro il governo: “La manovra peggiora la condizione di chi è povero”

Ha aggiunto poi Stefano Landini dal palco di Napoli: “Noi crediamo che le pensioni vadano rivalutate, ce le siamo pagate tutte fino all’ultimo centesimo. Le pensioni non sono il gratta e vinci, non sono una concessione. Continuare a usare le pensioni come un bancomat è uno sfregio all’equità. Noi pensiamo invece che il nostro debba essere un paese più equo e certamente non lo diventa con l’autonomia differenziata. Il governo propone venti piccole Brexit, una follia. Va ricostruita nel paese invece la solidarietà che è alla base della Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza”. 

E sull'autonomia differenziata lancia l'allarme non solo lo SPI CGIL, ma anche Nicola Ricci, segretario generale della CGIL campana: “In questi giorni manifestiamo contro la manovra del Governo che fa solo propaganda. Sulle pensioni sono ridicoli sia l’indicizzazione che l’aumento di 3 euro. Ma siamo qui anche per fare un appello alla Regione Campania perché la sanità diventi davvero centrale in questa battaglia contro il Governo che non investe. Lo ‘Spacca Italia’ non consente di ridurre le disuguaglianze. La Campania oggi ha la più alta percentuale di migrazione sanitaria, per curarsi bisogna andare al Nord, questo è un tema che va affrontato da questo Governo e non certo tagliando le risorse disponibili per nuove assunzioni”.


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