Il 4 maggio 2023 esplose la gioia azzurra, non solo a Napoli, ma in tutto il mondo. In quasi tutte le parti del globo ci sono state feste pacifiche a cui soventemente si sono uniti anche tifosi di altre squadre, ma in alcune parti d’Italia con una mentalità arretrata, come Avellino, ciò è sfociato in violenza. Sono però arrivati provvedimenti:

Scattano i divieti di accedere ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive per cinque dei nove indagati che la sera del quattro maggio scorso, in pieno centro di Avellino, aggredirono i tifosi napoletani che festeggiavano la conquista dello scudetto. Il questore di Avellino, Nicolino Pepe, ha firmato un Daspo per sei anni nei confronti di uno degli ultras dell'Avellino che fu tra i principali protagonisti del raid nel quale vennero anche coinvolte e minacciate famiglie con bambini che passeggiavano in Viale Italia.

Altri quattro provvedimenti sono stati notificati ad altrettanti tifosi dell'Avellino: per diciotto mesi non potranno assistere a manifestazioni sportive. Le indagini della Digos, coordinate dai pm Vincenzo D'Onofrio e Vincenzo Toscano, hanno portato alla denuncia di nove persone, accusate di violenza privata, rapina e danneggiamento.