Si è conclusa Napoli-Inter allo stadio Maradona, partita valevole per la quattordicesima giornata di Serie A 2023-2024. Gli azzurri hanno subito una clamorosa imbarcata, perdendo 0-3.

Napoli-Inter, i voti del match

Di seguito i voti di Napoli-Inter.

Napoli

Meret: 6. Mostra un insolito coraggio.

Di Lorenzo: 6. Unico sufficiente nel reparto arretrato.

Ostigard: 5,5. La sua gara non era stata neanche troppo indecorosa. Poi si dimentica Thuram.

Rrahmani: 5,5. La guida di una difesa che non ha funzionato.

Natan: 5. Aveva fatto questo ruolo da ragazzo, dicono. Non l'avrei mai detto. (Dall'86' Zerbin: 6.)

Anguissa: 5,5. Scompare dal campo e lascia da solo il suo compagno in balìa dell'onda anomala nerazzurra.

Lobotka: 6. Fa quasi tenerezza. (Dal 75' Zielinski: 6.)

Elmas: 7. Ha preso gusto nel cominciare così: parte in sordina, poi segna a Bergamo ed esplode. Prima sfiora il gol dell'anno, poi aggredisce senza sosta. Prototipo del giocatore mazzarriano. (Dal 75' Lindstrom: 6.)

Politano: 6. Osa, suda, sbaglia. (Dal 68' Raspadori: 6.)

Osimhen: 5,5. Poco brillante, ma in una partita di calcio credibile si sarebbe guadagnato un rigore.

Kvaratskhelia: 4. Sempre un tocco di troppo. Sta diventando IRRITANTE.

Mazzarri: 6. Quanti problemi dovrà risolvere quest'uomo? Il vuoto psicologico prima che tattico lasciato da Garcia, il vuoto assoluto del mercato fatto da squadra Campione d'Italia, il direttore di gara che lascia Lautaro libero di abbattere Lobotka... e potremmo continuare per un po'. Oggi però bisogna fare una scelta forte: bisogna stare con Mazzarri. Perché magari non sarà colui che risolverà tutti questi problemi. Ma ha le spalle abbastanza larghe per reggere un tale peso.

Inter

Sommer: 7,5. In un modo o nell'altro ci mette sempre una pezza, quella messa all'incrocio per proteggere la sua porta dalla stangata di Elmas è di particolare bellezza. Nel secondo tempo si esalta su Kvara.

Darmian: 7. Era finito nel dimenticatoio quando venne pescato dalla Beneamata: ora è probabilmente tra i migliori centrali del campionato. Un patrimonio. (Dall'86' Bisseck: 6.)

De Vrij: 6. Esce sconfitto da un duello con Osimhen. (Dal 18' Carlos Augusto: 6.)

Acerbi: 6,5. Solita grande partita.

Dumfries: 6. Il meno brillante dei suoi. (Dal 77' Cuadrado: 6.)

Barella: 7. Un'involuzione palese e quasi inspiegabile, almeno sino a qualche istante fa. Poi è andato in slalom gigante e ha segnato lo 0-2...

Calhanoglu: 8. Salva un gol fatto e ne realizza uno dalla potenza inaudita. Semplicemente ingiocabile.

Mkhitaryan: 6. Indispensabile. (Dal 77' Frattesi: 6.)

Dimarco: 7. Quando sembra sia stato superato, eccolo risbucare più agguerrito di prima. Una spina nel fianco in ambedue le fasi. Completo.

Thuram: 7,5. Il fumoso attaccante visto in Germania è ormai un giocatore completo, capace di rifinire quanto di sporcarsi le mani. (Dall'86' Arnautovic: 6.)

Martinez: 6. Sbatte su Meret, poi il VAR lo grazia: inspiegabile non annullare il primo gol dell'Inter.

Inzaghi: 8. La squadra più forte d'Italia è interamente opera sua. Non c'è un solo giocatore che non abbia giovato delle sue capacità e, colmate alcune lacune, si candida ad un posto tra i grandissimi d'Europa.