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Agnelli e De Laurentiis
Agnelli e De Laurentiis

La Juventus chiuderà il quinto anno di fila senza scudetto e senza nemmeno mai aver partecipato fino alla fine ad una lotta per il titolo. Un dato sicuramente significativo per il club bianconero che fa riflettere tutti. La Gazzetta analizza la questione.

L’ambiente della Juventus ancora non ha capito Elkann

L’ambiente juventino, dai tifosi a una parte degli addetti ai lavori, sembra non aver ancora pienamente metabolizzato la svolta gestionale imposta dalla nuova dirigenza guidata da John Elkann. Dopo anni di successi, accompagnati però da significativi squilibri economici e danni reputazionali, il cambio di rotta appare ancora difficile da accettare. Persiste una sorta di retaggio culturale, alimentato dallo storico e controverso motto di Boniperti – «Vincere è l’unica cosa che conta» – che continua a influenzare aspettative e giudizi, spesso scollegati dalla realtà attuale del club.

Per il quinto anno consecutivo, lo scudetto con ogni probabilità non arriverà a Torino. Si assiste a dinamiche un tempo impensabili per la Juventus: cambi tecnici in corsa, errori di mercato, difficoltà economiche, obiettivi ridimensionati rispetto al passato, e uno stadio che fatica a riempirsi – peraltro di dimensioni inferiori rispetto a quelli di Inter, Milan e Roma.

Agnelli e De Laurentiis

Nel contesto attuale, un allenatore che non conquista trofei non può essere automaticamente etichettato come “perdente”. Potrebbe, piuttosto, essere un tecnico che necessitava di maggiore tempo e fiducia, come avvenuto in altre piazze per figure come Pioli o Inzaghi. La scelta di interrompere un rapporto tecnico, se ben motivata, può essere comprensibile; tuttavia, se la giustificazione si riduce a un generico “alla Juventus si deve solo vincere”, si rischia di perpetuare un paradigma ormai superato.

I modelli per la Juventus sono Atalanta e Napoli 

I modelli di riferimento per la Juventus odierna non sono più realtà come Real Madrid o Manchester City, ma club che operano in un equilibrio tra ambizione sportiva e sostenibilità economica, come Atalanta o Napoli. Milan e Inter sembrano aver già compreso questa nuova logica. La Juventus, invece, appare ancora in ritardo – non solo in classifica.


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