Euro 2032, Marchetti avvisa: "In Italia non ci sono stadi di qualità"
Giorgio Marchetti, vicesegretario generale Uefa, pone il problema relativo alle strutture sportive in Italia, in vista di Euro 2032.

Stadi e criticità in Italia: un problema da risolvere
Il tema degli stadi in Italia rappresenta una questione irrisolta da anni, con impianti spesso obsoleti e non all'altezza degli standard internazionali. Fatta eccezione per pochi esempi virtuosi, la qualità delle infrastrutture sportive è insufficiente per ospitare eventi di rilievo come l'Europeo del 2032. A sottolineare questa problematica è il vicesegretario generale dell’Uefa, Giorgio Marchetti, intervenuto su Radio Rai Gr Parlamento nella trasmissione "La Politica nel Pallone".
Scadenze e richieste dell'Uefa per EURO 2032

Secondo Marchetti, l’Italia dovrà fornire entro ottobre 2026 un elenco definitivo degli stadi idonei per EURO 2032. "In Italia non ci sono stadi di buona qualità, a parte qualche eccezione. Ci aspettiamo che entro ottobre 2026 l'Italia abbia una lista di stadi che, dove non esistenti e nella configurazione necessaria per rispondere alle condizioni, abbiano un progetto esecutivo, finanziato e che parta non oltre il 2027 per la costruzione o la ristrutturazione". L'Uefa richiede quindi non solo un piano chiaro, ma anche la garanzia di investimenti concreti e tempi certi per i lavori, così da garantire impianti moderni e adeguati alla manifestazione.