Ed è finita proprio così, a tarallucci e vino.
Come pronosticabile.

Nulla di nuovo nel bel paese. Ci hanno pensato un pó tutti a stemperare il razzismo di Acerbi. Umberto Calcagno, presidente AIC, Luciano Spalletti, commissario tecnico della nazionale e infine il ministro Andrea Abodi.

Il calcio italiano, e più l'Italia in generale, ne escono, ancora una volta, male. Con i sorrisi sornioni dei paesi esteri, proprio nel momento in cui, in Spagna, Vinicius Jr del Real Madrid ha pianto in conferenza per tutte le offese che riceve per il colore della pelle.

Chi ha atteso il verdetto di oggi sperando che qualcosa, seppur minima, potesse cambiare, ha totalmente sbagliato previsione. Juan Jesus ne esce a pezzi. Bugiardo, ipocrita, millantatore. Spetterà ai suoi compagni di squadra, alla società e ai tifosi sostenerlo.

Un'altra pagina bruttissima, l'ennesima, del calcio italiano. Ed anche chi fino a ieri parlava di integrazione e diversità si è venduto al potere. Aveva ragione Andreotti…