Genoa-Napoli: i numeri e l'analisi degli avversari
Dopo due settimane di stop, causa sosta nazionale, torna la Serie A, questa sera al Ferraris arriva il Napoli, impegnato nella sfida al Genoa neopromosso. La squadra di Garcia arriva da una pesante sconfitta, in particolare per la prestazione mostrata nel secondo tempo, in casa contro la Lazio (1-2), anche il Genoa arriva da una brutta sconfitta per 1-0 in casa del Toro, i rossoblù sono a quota 3 punti in altrettante giornate, con l'unica vittoria arrivata all'Olimpico (0-1 vs Lazio), mentre l'unica partita disputata finora in casa, coincide anche con una brutta sconfitta in termini di punteggio alla prima giornata di campionato (1-4 vs Fiorentina).
Tra i 101 precedenti in Serie A tra Genoa e Napoli, 50 si sono giocati in casa dei liguri, ed il bilancio sorride ai padroni di casa con 19 vittorie, a fronte di 17 pareggi e 14 sconfitte, nell'ultima sfida però il 29 Agosto 2021, il Napoli è riuscito ad uscirne con i 3 punti (1-2), mentre l'ultima vittoria del grifone risale a qualche mese prima, il 6 Febbraio 2021, partita finita con il medesimo risultato, ma a parti invertite. Andiamo ora ad analizzare il prossimo avversario dei partenopei.
Genoa-Napoli: le probabili formazioni
Genoa (4321): Martinez; Sabelli, Bani, Dragusin, Vasquez; Strootman, Badelj, Frendrup; Malinovskyi, Gudmundsson; Retegui. All. Gilardino
Una sola assenza per il Genoa, con Messias che non prenderà parte al match, Gilardino dovrebbe comunque riconfermare gli 11 scesi in campo a Torino.
Napoli (433): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Raspadori, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Garcia
Tutti a disposizione per il tecnico francese, due cambi rispetto all'ultima uscita stagionale, con Mario Rui sulla sinistra per Olivera, e Raspadori per Politano, che dopo lo stop forzato in nazionale dovrebbe essere comunque a disposizione, partendo dalla panchina.
Genoa-Napoli: cosa aspettarsi?
Il Genoa, come sottolineato in precedenza, arriva da una sconfitta, e da 3 punti in tre giornate, ma il problema maggiore in questo inizio di stagione, pare essere altrove, più che nei punti in classifica, Gilardino infatti, nonostante un mercato che ha portato in Liguria un materiale offensivo di talento e qualità, sembra non aver ancora trovato la quadra per valorizzarlo al meglio, e i risultati contano il giusto nel giudizio. Per analizzare però al meglio la squadra, è doveroso premettere che seppur appena iniziata la stagione, gli undici in campo hanno già subito un importante stravolgimento tattico, il 352 infatti rappresenta l'idea in origine di mister Gilardino, modulo che ha portato in 94' a 4 gol subiti e 1 realizzato, immediato il cambio tattico ed il passaggio al 4321, che in 196' ha migliorato nettamente i numeri passando a 1 gol fatto e 1 subito (da piazzato), con 12 conclusioni.
Numeri difensivi certamente migliori, per una squadra che almeno al momento, sembra essere orientata verso un calcio fatto di meno rischi possibili, sfruttando poi le ripartenze dei giocatori lì davanti, su tutti Gudmunsson, e le giocate in area di rigore del nuovo arrivato Retegui. Offensivamente infatti ben poco finora, ed è un peccato vista la qualità a disposizione, appena 16 conclusioni in tre partite, ed il dato più impressionante è rappresentato dai soli 8 tiri in area di rigore, 2.3 le conclusioni nello specchio di media, il tutto viene poi confermato dal dato sulle zone di campo in cui si gioca maggiormente il pallone, e solo il 20% rappresenta il terzo offensivo.
Il cambiamento tattico però non sta tanto nei numeri, molto simili tra i due schieramenti in termini di baricentro e di larghezza della squadra, ma sta nel posizionamento dei giocatori, in particolare a centrocampo:
Nella prima immagine, facciamo riferimento al match della prima giornata con la Fiorentina, match in cui la catena di destra in fase difensiva è andata in assoluta difficoltà, questo perchè il centrocampo che avrebbe dovuto essere a tre, si è posizionato in modo tale da supportare maggiormente la prima punta, ma isolando completamente l'esterno destro, perennemente puntato e battuto dalla coppia Bonaventura-Nico Gonzalez. Nella seconda immagine troviamo una squadra molto più compatta e stretta tra i reparti, con tre accoppiamenti sistematici tra i quattro di centrocampo (3+1 con Malinovskyi basso) e la coppia d'attacco, ed è molto interessante la soluzione trovata da Gilardino in fase di possesso:
Questa immagine rende bene l'idea che vuole trasmettere Gilardino ai suoi, in fase difensiva accoppiamenti fissi per creare densità restando molto bassi (40m), in fase di costruzione tenere comunque il baricentro non troppo avanzato (50m), ma trasformare questi accoppiamenti in due diagonali da tre giocatori, a destra quella di contenimento formata da Badelj, Strootman e Malinovskyi (il più avanzato dei tre), a sinisitra quella offensiva su cui la squadra si appoggia, formata da Frendrup, Gudmunsson e Retegui, e con ogni probabilità rivedremo questa soluzione anche questa sera.
La fascia sinistra come evidenziato è quella su cui il Genoa sviluppa i pericoli offensivi, il 41% delle azioni arrivano proprio da lì, in particolare dai piedi e dal talento di Albert Gudmunsson, ancora a secco ques'anno, ma è senza dubbio al momento il giocatore più pericoloso dei suoi, 2.3 i passaggi decisivi di media, 44.7 i tocchi, dato che se rapportato al 33% di possesso palla di media, fa capire ancora di più quanto sia cercato dai compagni, 76% la precisione, e un discreto apporto difensivo con 4.7 recuperi di media e il 59% di contrasti vinti, molto abile anche nell'uno vs uno, 69% i dribbling riusciti.
Altro giocatore fondamentale, in particolare per lo stile di gioco voluto da Gilardino, è Frendrup, giocatore dotato di una buona tecnica, ancora troppi impreciso però nell'ultimo passaggio, la zona dove riesce a fare la differenza infatti è la metà campo difensiva, 7 i recuperi di media, nessun dribbling subito finora, e circa il 70% di contrasti vinti (5.7), da attenzionare con grande curiosità il duello con l'asse Di Lorenzo-Raspadori.
Per il Napoli non sarà comunque una partita scontata, ma anzi servirà tanta pazienza per costruire tra le linee strette degli avversari, e se il Napoli ama costruire sulla destra, il Genoa si trova molto bene nel contenere e chiudere gli spazi sulla sinistra, sicuramente un tema della partita. La sensazione è quella di aspettarsi una partita che verrà indirizzata nei minuti iniziali, con i liguri che col passare del tempo renderanno sempre più difficile la manovra avversaria abbassandosi notevolmente, proprio per questo non è da escludere che possa essere decisivo un episodio o una giocata di un singolo.