Manna: "Sappiamo da dove veniamo. Seconda squadra? Si, ma..."
A Roma sta andando in scena il Social Football Summit 2024, un evento internazionale dedicato all'industria del calcio. Tra i numerosi ospiti nella giornata di martedì 19 novembre è intervenuto anche il direttore sportivo del Napoli Giovanni Manna. Il ds azzurro ha rilasciato delle dichiarazioni a Gianluca Di Marzio che potrete trovare qui su Napoli Network.
Giovanni Manna analizza il campionato in corso
”Il campionato è lungo. Sappiamo da dove siamo partiti e stiamo cercando di tornare a quello che è stato il Napoli di De Laurentiis. Siamo focalizzati su quello.
Non mi dà fastidio sentir dire che sono giovane. All’inizio però porta complicazioni perché ti trovi a parlare con persone che ammiravi in TV. Io ho un profilo un po’ diverso, poi perché non sono un uomo che ha giocato. A oggi però la nostra figura sta cambiando”.
Giovanni Manna prosegue così sull’ipotesi di una seconda squadra
“La seconda squadra? È complicato. La seconda squadra è sicuramente un qualcosa che non deve essere fine a se stesso. C’è un percorso più lungo e dispendioso dietro".
Giovanni Manna parla di algoritmi e di tocco personale
”Gli algoritmi? Io penso che siano un supporto. I numeri ti aiutano ma non possono decidere per te. Io sono un romantico credo ancora che lo scouting sia improntato sull’andare a vedere un calciatore.
Il tocco di Manna? Deve avere i diritti d’immagine liberi (ride, ndr). Comunque sapete come funziona il mercato, bisogna essere pronti a ogni situazione perché le cose cambiano".
Giovanni Manna ha parlato dell’ambiente di Napoli, di Antonio Conte e di Aurelio De Laurentiis
lCome dico spesso è importante restare focalizzati sui momenti della stagione. Bisogna restare lucidi sia nei momenti negativi che in quelli positivi. Napoli è città calda che ci sta dando davvero tanto, non me l’aspettavo. Ogni giorno ti trovi in situazioni dove la gente ti chiede e ti senti in dovere di dare. L’anno scorso è stato complicato ma loro sono rimasti positivi. L’aspettativa è alta perché due anni fa abbiamo vinto un campionato. In questo momento noi non pensiamo a quell’obiettivo. Dobbiamo restare concentrati.
La mia esperienza ora è estremamente positiva. De Laurentiis ha uno spessore di un certo tipo. Da fuori ero preoccupato ma posso dire che sono contento. Ci ha lasciato lavorare. La scelta dell'allenatore è stata fondamentale. Io ho 36 anni e mi ha aiutato ad avere un allenatore del genere. Posso dire senza vergognarmi che Antonio Conte è stato un allenatore preso anche a tutela mia".