Il sindaco Gaetano Manfredi ha confermato la necessità di 650 milioni per la bonifica di Bagnoli, la più grande d'Europa. In un consiglio monotematico, ha riportato progressi nella risoluzione di contenziosi e lo sblocco di terreni, annunciando attività temporanee in infrastrutture sequestrate come Porta del Parco e avanzamenti nella bonifica di amianto e Parco dello sport.

Manfredi ha evidenziato l'approvazione di iniziative in aree bonificate, come Città della Scienza e il Parco tecnologico dell'ambiente, con l'orientamento futuro verso clausole sociali per favorire l'impiego locale. Tuttavia, l'Osservatorio popolare su Bagnoli ha denunciato nodi critici, tra cui pressioni di gruppi per conservare rendite di posizione, ambiguità sulle clausole sociali e mancato adeguamento del piano alla nuova crisi da bradisismo.

Le parole del sindaco hanno portato a interventi che hanno evidenziato nodi irrisolti da 30 anni. Tra questi, il consigliere Gennaro Esposito ha sottolineato la "colmata da rimuovere" e le "cubature in un'area dentro la zona rossa dei Campi Flegrei". L'opposizione di Forza Italia ha proposto l'istituzione di una commissione consiliare speciale, mentre Ciro Borriello del Movimento 5 Stelle ha indicato l'importanza di valutare varianti urbanistiche.