Diversi quotidiani, a partire da Tuttosport e il Messaggero hanno rivelato alcuni stralci della deposizione di Fagioli in Procura; il centrocampista della Juventus è stato infatti condannato a 7 mesi di squalifica effettiva a cui si aggiungono altri 5 mesi di prescrizione alternativa.

Qui potrete leggere le deposizioni del centrocampista bianconero: "Ho iniziato a Tirrenia nel ritiro dell’Under 21. Fu Tonali, mio amico stretto, che mi suggerì il sito illegale Icebet. Mi capitò di vederlo giocare e gli chiesi cosa stesse facendo. Mi disse che avrei potuto giocare perché non c’erano tracce delle scommesse Fu Tonali stesso a farmi registrare tramite un account. Non ricordo se fu lui a darmi le credenziali o se fui io a farlo direttamente contattando un referente, persona fisica, via WhatsApp. Inviai un messaggio a questo referente e mi rispose mandandomi username e password per poter iniziare a scommettere. Da lì, uno tsunami: Le prime scommesse sul tennis, poi sul calcio. Ma mai sulla Cremonese o la Juventus. E preferibilmente scommettevo sulla vincente di una gara o sul risultato under/over, mai sul nome del marcatore o sul risultato esatto. Una puntualizzazione che ha un senso, per la procura federale: marcatore o risultato esatto sono fortemente indiziari di una combine con accordo tra le due squadre. Alla fine, arriva a puntare anche in agenzia. Le ricevute arrivavano tutte su una piattaforma, ‘Treema’: Mi avevano detto che garantiva la riservatezza.

Il periodo più brutto è stato fra marzo e aprile 2023. In Sassuolo-Juve ho commesso un errore tecnico e sono stato sostituito. All'uscita ho pianto per i debiti… a settembre 2022 erano 250mila, poi erano arrivati oltre i 2,7 milioni”.

Fagioli continua: "Ma a un certo punto non potevo più prelevare i soldi dal mio conto corrente controllato da mia madre e ho iniziato a chiedere i soldi ai miei compagni che erano all’oscuro di tutto. 40mila euro a Gatti, che li pretende ancora, e a Dragusin. Dicevo che mi servivano per comprare i Rolex in una gioielleria a Milano, che in realtà usavo per restituire in parte le somme di denaro. La notte avevo smesso di dormire. Più il tempo passava più il debito mi ossessionava. I soldi che dovevo continuavano ad aumentare e pensavo di giocare solo per tentare di recuperare. Ti spezzo le gambe, mi dicevano. Ma tanto ormai era così tanto il debito che anche se vincevo la scommessa non incassavo nulla, tutto quanto andava solo ad abbassare la quantità di soldi che dovevo ancora a queste piattaforme”.