De Laurentiis ha un sogno per il suo compleanno: le ultime

Aurelio De Laurentiis avrebbe un sogno per il suo compleanno: ne parla il Corriere dello Sport.
De Laurentiis: il presidente dei sette mari azzurri sogna in grande
Aurelio De Laurentiis, il presidente dei “sette mari azzurri”, come ama definirsi, ha cambiato pelle. In un’annata in cui il Napoli si è rimesso in carreggiata dopo le macerie lasciate dal post-scudetto, lui ha scelto un profilo sorprendentemente basso, quasi inedito in oltre vent’anni di presidenza. Ha trascorso la Pasqua a Capri, in famiglia, e nei prossimi giorni volerà alle Maldive insieme a madame Jacqueline. Un mese appena lo separa dal suo 76° compleanno, che il calendario ha voluto far coincidere con l’antivigilia dell’ultima giornata di campionato: un finale che potrebbe regalargli un nuovo, clamoroso trionfo.
La resurrezione sportiva del Napoli è passata per tre mosse decisive. Prima l’ingaggio di Antonio Conte, uno dei tecnici più vincenti del calcio europeo. Poi la decisione di affidargli piena autonomia nella gestione della squadra. Infine, la scelta di un nuovo direttore sportivo, Giovanni Manna, a completare un assetto tecnico di altissimo livello. E i risultati sono lì: il Napoli oggi sogna il secondo scudetto in tre anni.
Certo, gennaio ha lasciato qualche ferita, figlia di scelte di mercato rivelatesi poco efficaci. Ma non va dimenticato che in estate De Laurentiis aveva già speso circa 150 milioni, senza il supporto economico della Champions League, cercando di accontentare ogni richiesta del tecnico. Fino all’inverno, gli equilibri hanno funzionato. Poi, qualcosa si è incrinato: il triangolo perfetto tra presidente, allenatore e direttore sportivo ha perso un po’ di simmetria. Ora, però, la tregua è in vigore: il finale di stagione è troppo importante per distrazioni o polemiche.

De Laurentiis è pronto per il futuro
Conte ha rilanciato con forza la necessità di investire ancora, soprattutto in vista del ritorno in Champions e delle ambizioni su tre fronti. E De Laurentiis non sembra tirarsi indietro: sull’onda delle imminenti cessioni di Kvaratskhelia al PSG e di Osimhen, si prevede un nuovo tesoretto da almeno 150 milioni, forse anche di più. Il Napoli sarà rifondato a giugno, ma adesso c’è un titolo da inseguire.
Sabato, il presidente ha fatto una rara apparizione pubblica per augurare buona Pasqua, cogliendo l’occasione per parlare di stadio e centro sportivo, promettendo un futuro ancora “divertente”. Poi è tornato al suo silenzio strategico. Dopo aver sperimentato, solo un anno fa, quanto potesse essere controproducente una presenza troppo costante e invadente, ha cambiato approccio. Con umiltà, sì, ma anche con la scaltrezza di chi ha saputo raccogliere frutti insperati.
Il sogno del bis scudetto, oggi, è reale. Lo dicono i numeri, i fatti, e persino la proverbiale scaramanzia del presidente. Ora non resta che scrivere l'ultima pagina. E sperare che sia quella giusta.