Il nuovo anno del Napoli inizia dallo Stadio Olimpico Grande Torino. Gli azzurri affrontano i padroni di casa nel match pomeridiano delle ore 15. Una partita molto importante soprattutto in ottica classifica: una vittoria consentirebbe agli uomini di Walter Mazzarri di tornare a -2 dal quarto posto occupato dalla Fiorentina, sconfitta ieri dal Sassuolo.

Dal punto di vista degli allenamenti è stata una settimana diversa e significativa. Il preparatore Pondrelli ha variato alcune situazioni ed aumentato gradualmente i carichi: nei primi tre giorni mix di lavori aerobici, atletici e - soprattutto - di forza in palestra. Al giovedì partita a campo intero, mentre venerdì e sabato tutto incentrato su rapidità d'esecuzione e ricerca della migliore brillantezza. Quest'ultimi sono i tasti su cui sta battendo forte Mazzarri nelle ultime settimane. Lucidità, freddezza e serenità sotto porta per concretizzare al massimo le occasioni da gol create. Il nuovo Napoli deve ripartire da qui, in attesa di ulteriori innesti dal calciomercato.

Le probabili formazioni

Diverse defezioni in casa Napoli: a parte Osimhen ed Anguissa (out per la Coppa d'Africa), assenti Meret, Olivera e Natan per infortunio. Fuori anche Ostigard per gastroenterite. Prima convocazione per il nuovo acquisto Mazzocchi. Juan Jesus e Politano hanno recuperato e partiranno regolarmente dal primo minuto. Un solo dubbio di formazione, il solito, quello tra Raspadori e Simeone.

Un ballottaggio che, come dichiarato anche da Mazzarri in conferenza stampa, verrà riproposto partita dopo partita, almeno fino al ritorno di Osimhen dalla Coppa d'Africa. Si deciderà di volta in volta in base ai movimenti della linea difensiva avversaria: marcature a zona o ad uomo, linea alta o blocco basso. Concetti di base ed idee, almeno in fase di studio pre-gara, molto vicine a quelle di Luciano Spalletti. In merito alla partita odierna, l'ex Sassuolo sembra in leggero vantaggio rispetto all'argentino - più adatto per l'attacco alla profondità - che potrebbe trovare minutaggio nella ripresa.

Lo sviluppo del match

Mazzarri avrà sicuramente rivisto la partita d'andata dello scorso anno finita 3-1, con Raspadori che da titolare al centro dell'attacco mise in grande difficoltà la retroguardia granata guidata da Buongiorno, che anche oggi sarà in campo. I movimenti da falso nueve del numero 81 azzurro, a venire incontro ai compagni, provocando altresì l'uscita dei difensori avversari, potrebbero liberare spazi interessanti da attaccare in profondità con mezzali (occhio a Cajuste) ed esterni. Ovviamente Raspadori non va lasciato da solo a combattere con i rocciosi difensori granata (attenzione alla posizione più interna di Kvaratskhelia) e va servito con palloni sui piedi e non alti. In questo caso la titolarità di Gollini, che dimostra di avere buone qualità tecniche sotto il profilo della costruzione, potrebbe rivelarsi importante, pure per saltare la linea di pressione avversaria.

L’analisi degli avversari: il Torino

Passiamo al Toro. Ivan Juric presenterà l'ormai consolidato 3-4-1-2/3-4-2-1. Tre dubbi di formazione per i padroni di casa, uno in difesa (Djidi favorito su Tameze) e due a centrocampo (Linetty/Ricci - Vojvoda/Lazaro). Il reparto offensivo sarà formato da Vlasic a supporto del duo Sanabria-Zapata. Il Toro non ama particolarmente costruire dal basso: quando accade, l'uscita è su un mediano che si abbassa (Ilic) o sui due terzini (particolarmente il destro). Attenzione alla posizione di Buongiorno che molto spesso si alza da centrocampista centrale.

È chiaro che la giocata più cercata e provata dai padroni di casa prevede il lungo e preciso rilancio del portiere Milinkovic Savic verso gli uomini offensivi fisici della squadra (Zapata-Bellanova). Il Torino farà la sua solita partita tra intensità, pressione, agonismo e marcature uomo su uomo in ogni punto del campo. In fase offensiva punteranno molto sui cross, specialmente dalla destra con il veloce Bellanova, alla ricerca della testa di Zapata.