Rimuginare serve a poco: il Napoli è vivo e merita di essere sostenuto per il futuro
La delusione è ancora forte ed è normale che sia così. Si è perso un trofeo al 91’, a quattro minuti dai calci di rigore, contro un avversario forte e soprattutto con un arbitraggio discutibile ed è sicuramente normale essere ancora arrabbiati. Rimuginare però non ha molto senso e il Napoli deve sgomberare la mente e ripartire subito dal positivo visto a Riyadh.
La squadra di Mazzarri è finalmente tornata squadra e ha fatto 180’ veramente ottimi con il nuovo assetto tattico, più consono al credo dell’allenatore toscano. Il mercato deve poi dare una mano, perché alla squadra mancano due pedine (difensore e centrocampista) che vanno consegnate il prima possibile al tecnico per avere rotazioni in tutti i reparti.
Oltre a questo, il Napoli ha adesso diciotto partite per cercare di arrivare quarto in classifica. Sembrerebbe folle per una squadra attualmente nona, ma in questa equilibratissima Serie A il Napoli ha il dovere di provarci. E per farlo bisognerà fare sicuramente meglio del girone d’andata.
La quota Champions al momento viaggia sui 66 punti, per essere relativamente tranquilli però il Napoli deve cercare di fare 69 punti: ciò implica che gli azzurri dovranno cercare di fare almeno 38 punti su 54 a disposizione. Un girone di ritorno sicuramente di livello, ma neanche da ritmo scudetto e che è nelle corde di questa squadra.
Per fare 38 punti il Napoli dovrà perdere un massimo di 16 punti per strada. Ci sono varie combinazioni per ottenere questi risultati, ma quella più probabile è quella che porta a 12 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. Per andare nell’immediato è importantissimo non perdere lo scontro diretto in programma a Roma con la Lazio domenica prossima.
Tutti i tifosi si auspicano una vittoria del Napoli, ma è importante non perderla anche perché nel caso di sconfitta la squadra di Sarri potrebbe andare avanti di 5 punti rispetto al Napoli e a quel punto sarebbe complicato recuperare uno svantaggio simile a un’ottima squadra come quella biancoceleste.
Rimuginare adesso non serve a nulla: sicuramente in estate sono stati fatti errori che hanno contribuito a questa stagione negativa finora; continuare però a lamentarsi senza combattere è una caratteristica che il popolo napoletano deve mettere da parte.
I processi si faranno a giugno, ora però è tempo di rimboccarsi le maniche e sostenere la squadra che in Arabia Saudita si è rivelata degna e all’altezza della piazza. Ed anche la piazza, pur muovendo le giuste critiche, deve cercare di supportare i ragazzi. C’è qualcosa di più grande in palio che è la Champions che può dare tanti benefici al Napoli per l’anno prossimo. E se ci dovessero essere benefici economici è più probabile poi vincere trofei.