Gaetano Manfredi
Gaetano Manfredi

Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha rilasciato un’intervista al Mattino dopo la sua elezione a presidente dell’ANCI che potrete leggere qui su Napoli Network.


Manfredi parla del consenso trasversale ricevuto per la sua elezione e delle regionali 

”Faccio il sindaco e sono impegnato in questo ruolo. Da presidente ANCI, ho ulteriori responsabilità. Il mio modo di amministrare e di fare politica   è l’unità. I cittadini non vogliono conflitti, ma risposte concrete ai loro bisogni.

La mia priorità è fare il sindaco di Napoli con il mio impegno. Credo che quest’elezione sarà un beneficio per tutta la città”.

Manfredi sulla vittoria di un uomo del Sud non politicizzato

“Oggi esiste un nuovo Sud che non fa rivendicazioni, ma vuole dare una mano al resto del Paese. Questo però va fatto in un quadro nazionale ed istituzionale perché il Sud è un’opportunità. Il fatto che Decaro ed io siamo stati eletti significa che il Sud esiste. Dobbiamo essere capaci di unire la gente cercando di superare tutte le contrapposizioni.

Sono stato eletto in modo unitario e cercherò di presiedere l’ANCI in modo unitario: le politiche divisive non sono attrattive, la gente lancia questo messaggio“.

Manfredi e Mattarella

Sui rapporti con il centrodestra

”Con i sindaci del centrodestra ho un ottimo rapporto, ognuno ovviamente con i propri valori politici. Dobbiamo essere capaci di trovare ciò che ci unisce per stare insieme e governare. Inoltre ci sono tanti sindaci civici che rappresentano milioni di persone”.

Su De Luca

”Se Vincenzo De Luca è contento della mia elezione? Dovete chiederlo a lui, io so che i napoletani sono contenti della mia elezione”.

Sul ruolo politico dei sindaci e di Manfredi come presidente ANCI

”Solo attraverso un nuovo protagonismo dei comuni si potrà veramente rilanciare il Paese e dare una risposta ai cittadini. Bisogna rafforzare l’autonomia dei comuni e metterli al centro della politica. Sono sfide importanti che tutti i sindaci devono affrontare
Su molte tematiche dove veniamo molto sollecitati come ad esempio il turismo e la sicurezza, noi sindaci abbiamo pochi poteri e quindi serve necessariamente un’autonomia maggiore. I comuni devono promuovere le riforme e solamente attuarle”.


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