Torna il campionato e il Napoli riparte dal pari deludente di Champions League contro l’Union Berlino. Oggi, tra le mura del Maradona, l’avversaria è l’Empoli, obbligata a fare punti per uscire dai meandri della classifica che la vede affossata al penultimo posto.

Ancora orfani di Victor Osimhen, gli uomini di Garcia frenano al Maradona, questa volta in malo modo, lasciando i tre punti e mettendo a duro rischio la posizione di Garcia.

Ma analizziamo i dettagli

Mister Garcia oggi ha spiazza tutti con un cambio modulo e Kvaratskhelia che parte dalla panchina. Forfeit anche per Alex Meret che durante il riscaldamento ha riportato un risentimento muscolare al polpaccio. Per cui il nuovo 4-2-3-1 è composto da Gollini come estremo difensore, Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigaard e Olivera a coprile la linea di difesa, Anguissa e Lobotka a centrocampo, a seguire Elmas, Raspadori e Politano con Simeone prima punta.

Andreazzoli, invece, entra in campo col 4-3-3 con Berisha tra i pali, Cacace, Luperto, Ismajili e Bereszynsky subito a supporto; Maleh, Marin e Ranocchia come linea di centrocampo e Cancellieri, Cambiaghi e Caputo in attacco.

La partita comincia subito con un possesso prolungato dei padroni di casa. La prima occasione per gli azzurri arriva al 12esimo con Politano quando, il suo mancino a giro trova pronto e ben piazzato Berisha, che si rende protagonista subito dopo su Anguissa che di testa schiaccia a botta sicura.

Insidioso anche l‘Empoli che, in un paio di occasioni, prima al 15’ e poi al 18’,  impensierisce la retroguardia azzurra. Ben attento e bravo Gollini a non lasciarsi sorprendere.

Al 27esimo Simeone si vede annullare un gol per un offside precedente di Ostigard, su azione partita da Matteo Politano. Continua l’offensiva azzurra ma il risultato resta inavariato.

Al 32esimo ci prova anche Raspadori, ma il suo tiro mancino non impensierisce l’estremo difensore ospite.

Al 35esimo ci prova anche l’Empoli con Fazzini su un’azione partita da calcio d’angolo, ma Gollini si rende super protagonista.

Finisce il primo tempo a reti bianche. Un parziale che non soddisfa i paganti al Maradona, con gli ospiti pericolosi in più occasioni e ben attenti a non subire l'offensiva, nonostante la pressione sterile degli azzurri.

Nella ripresa il Napoli cerca di sfruttare maggiormente la fascia destra, rivelatasi vincente nel serale contro li Milan. In campo anche Zielinski e Kvaratskhelia, al posto di Elmas e Simeone, ma, nonostante il continuo giro palla, la musica non cambia.

Al 75esimo gran parata di Berisha su tiro di Lidstrom, ben entrato in campo. Il suo tiro dal limite trova ben piazzato il portiere. Ci riprova Kvaratskhelia al 89’, ma Berisha para l’impensabile.

Al 91esimo cala il gelo al Maradona. Kovalenko trova il gol del vantaggio realizzando un’impresa inaspettata.

Finisce il march è il Napoli perde e frena ancora in casa; una partita ancora una volta deludente sia per gioco che per scarse idee. Demeriti non solo della squadra ma soprattutto di un complessivo incapace di amministrate e risolvere le difficoltà del momento con l’aggravante di un mister confuso e incapace di trovare soluzioni.

Le prossime due settimane dovranno necessariamente servire per una svolta e sfruttare al meglio la sosta di campionato. Poi si riprende a Bergamo con l’Atalanta, una partita ostica ma propizia per riprendere qualche lontano punto, considerando soprattutto il match clou tra Juve e Inter. Appuntamento al 25 novembre per scoprire quale sarà il verdetto. Al momento chissà se arriverà qualche verdetto proprio in casa Napoli. A buon intenditor poche parole.

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