No, tranquilli: non stiamo parlando del leggendario calciatore, ma dello stadio partenopeo che ospita il Napoli da 63 anni a questa parte. Stadio iconico che ha avuto l’onore di essere il tempio di Maradona, ma anche di grandi giocatori come Fabio Cannavaro, Careca, Zola fino ai campioni dei giorni nostri come Hamsik, Cavani e Higuain.

Uno stadio, insomma, con una storia ultradecennale e densa di eventi sportivi.

Lo Stadio Maradona: un concerto di difetti e mancati comfort

Il Maradona è il quarto stadio italiano per posti a sedere, ma mentiremmo se dicessimo che fosse alla stessa posizione per funzionalità e comfort.

Lo stadio ha infatti alcuni difetti strutturali lapalissiani che sono rimasti irrisolti da anni, come ad esempio la totale mancanza di parcheggi che genera un volume di traffico notevole negli orari delle partite, oppure la copertura che rende osceno esteticamente lo stadio e contestualmente non protegge gli spettatori dalle intemperie; questi due sono i difetti più evidenti, ma l’elenco potrebbe essere anche più lungo.

I disagi oltre lo stadio

Oltre ai difetti strutturali, il Maradona inoltre paga una macchina comunale non all’altezza della qualità espressa dal Napoli in questi anni (14 anni di fila sempre in Europa) visto che, oltre a rendere lo stadio vetusto e disfunzionale, non è capace di offrire un servizio trasporti all’altezza quando la partita è in serale (e capita spesso).

Infatti solo la Linea 2, di competenza Trenitalia, assicura un certo numero di corse dopo le gare serali del Napoli, mentre invece la Cumana e le altre linee bus o non sono presenti o comunque sono in numero decisamente insufficiente, tanto che solo una decisa minoranza dei tifosi raggiunge lo stadio con i mezzi pubblici.

Questo fenomeno, alle soglie del 2023, in una metropoli come Napoli, non è accettabile a maggior ragione per il fatto che la squadra, negli ultimi tre anni, ha notevolmente accresciuto la sua immagine internazionale a livello calcistico.

Lo Stadio Maradona torna (finalmente) a riempiersi

Con la morte di Maradona prima e con il mercato estivo poi, lo Stadio Maradona è sempre più pieno di turisti da ogni dove che assistono alle gare degli azzurri e diventano appassionati delle sorti del sodalizio partenopeo. 

Turisti e tifosi, però, devono limitarsi a usufruire dello stadio solamente durante i 90’ della gara, dopodiché dovranno abbandonare l’impianto di Fuorigrotta e ciò è molto triste se paragonato alle altre realtà europee dove anche i club più piccoli e meno blasonati rendono fruibile lo stadio ogni giorno e a qualsiasi ora.

Quest’oggi “Il Mattino” ha riportato che l’amministrazione comunale, stimolata anche dall’enorme flusso generatosi per la finale del mondiale a Napoli, è intenzionata a rendere lo stadio Maradona museo della società azzurra, fruibile tutta la settimana.

La redazione sottolinea, inoltre, che con l’avvento della giunta Manfredi il presidente De Laurentiis sarebbe più propenso ad avviare un dialogo con l’amministrazione comunale stessa per realizzare questo progetto.

Si spera che questa iniziativa abbia seguito e sia portata a termine nel più breve tempo possibile, perché è ora che il Napoli, oltre a crescere sul campo, cresca anche al di fuori dello stesso e si imponga ancora di più quale modello da seguire in Italia.


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