Il Napoli è pronto ad ospitare l’Atalanta per riscattare la sconfitta rimediata nell’ultimo turno di campionato contro la Lazio in casa (0-1). Andiamo ad analizzare con numeri e statistiche la squadra di Gasperini.

L’avversario


L’Atalanta arriva al Maradona con l’obbligo di fare punti per avvicinarsi nuovamente alla zona Champions, ora distante 5 punti. Nonostante un grande avvio post mondiale l’ultimo mese è stato scarno di risultati, in particolare il riferimento va alle ultime tre gare, 1 gol fatto e 4 subiti, un pareggio e due sconfitte. Negli scontri diretti questa stagione finora il bilancio è di 2V, 2P e 4S, con 10 gol fatti e 13 subiti, entrambe le vittorie e un pareggio però sono arrivate fuori casa, dove il rendimento della squadra cambia, se in casa la dea è decima in classifica con sole 5 vittorie, lontano da Bergamo è terza, con 24 punti in 13 partite (7V, 3P, 3S), 20 gol fatti e 13 subiti.
Il 3412 è il modulo utilizzato maggiormente da Gasperini, difesa a 3 che diventa a 5 in fase di non possesso, con i due esterni di centrocampo (Maehle e Ruggeri) ad abbassarsi, Ederson e Koopmeiners in mezzo al campo (l’olandese contro il Napoli sarà sostituito da de Roon, causa infortunio). Sulla trequarti Pasalic che all’occorrenza può spostarsi anche alto a sinistra in un 343, compito però più importante quello di pressare il vertice basso avversario.

Le statistiche

In attacco la coppia Hojlund-Lookman, il neoacquisto arrivato da Leicester parte centrale per poi allargarsi sia per puntare in 1 vs 1 il diretto avversario (60% di dribbling riusciti), e sia per portare via l’uomo aiutando Hojlund negli inserimenti.
I numeri difensivi dicono 28 gol subiti in 25 giornate di campionato, 1.1 di media, 9 le porte inviolate (2 negli scontri diretti), crescita comunque rispetto alla stagione passata (1.3 gol subiti di media) in un reparto in cui anche per l’intensità e l’atteggiamento offensivo della squadra ha sempre sofferto nell’era Gasperini. 16.7 i contrasti di media (49% vinti), 55% i duelli aerei vinti, 11.1 i recuperi con 15.6 salvataggi, 2.7 le parate, inoltre sono 146 i possessi persi, il quarto peggior dato di serie A, il peggiore tra le prime dieci, complice un sistema di gioco dove la palla si muove velocemente e bisogna verticalizzare il più possibile.
Per possesso palla è 12esima in campionato, 50.3% il dato, 370 i passaggi riusciti di media (79.9%), 183 nella propria metà campo (87.5%) e 191 nella metà campo avversaria (71%), quest’ultimo dato può essere riconducibile all’elevato numero di possessi persi soprattutto in zona offensiva. 20.2 le palle lunghe precise (47.4%), dato piuttosto alto per sfruttare la fisicità dei centrali e di Hojlund, o gli inserimenti di Boga e Lookman.
In attacco la squadra bergamasca ha prodotto 1.7 gol per partita, 42 reti in 25 giornate, terzo miglior attacco di A, a pari merito col Milan, dietro solo all’Inter e al Napoli, 20 le reti segnate in trasferta (secondo miglior attacco fuori casa, dopo il Napoli).
Sono 6 le reti siglate su calcio di rigore, 33 in area e 8 arrivate con conclusioni dalla distanza, 5 i gol di testa, 2.2 le occasioni create, 1.2 le opportunità mancate, 13.4 le conclusioni con 4.8 tiri nello specchio, 7.9 i dribbling riusciti a partita, la maggior parte arrivati dai piedi di Lookman e Boga (entrambi sopra il 50% di dribbling riusciti).